A Vallefoglia il 3 maggio i Carmina Burana

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Al teatro Giovanni Santi di Vallefoglia si esibirà il Coro San Carlo, diretto dal maestro Salvatore Francavilla

VALLEFOGLIA (PU) – Dopo il successo del tradizionale Concerto dell’Epifania nel Duomo di Pesaro, il Coro San Carlo, diretto dal maestro Salvatore Francavilla, sarà al teatro Giovanni Santi di Bottega di Vallefoglia, sabato 3 maggio alle ore 21.00.

Un’occasione per ritrovare amici vecchi e nuovi e assistere alla cantata scenica dei Carmina Burana, composta da Carl Orff e basata su 24 componimenti poetici tra quelli ritrovati nella raccolta medievale omonima. Attribuiti ai clerici vagantes, i Carmina Burana raccontano in un basso latino, spesso mescolato al tedesco e al francese medievale, storie di natura, felicità, amore, vita e morte.

Insieme al Coro San Carlo si esibiranno il Soprano: Arina Panchikova e il Baritono: Sanghyun Park. L’accompagnamento strumentale sarà affidato ai percussionisti dell’Orchestra Sinfonica Rossini (Matteo Fratesi, Giacomo Sebastianelli, Gianni Gabellini e Marco Roveti) e ai 2 pianoforti, suonati da Claudio Colapinto e Diana Massacesi. L’intera compagine sarà diretta da Maestro Salvatore Francavilla.

«Siamo particolarmente contenti di aprire la stagione con questa proposta pensata ad hoc per il Comune di Vallefoglia, offrendo alla cittadinanza un programma musicale sempre molto atteso dal pubblico», commenta il direttore artistico del Coro Claudio Colapinto.

«Grazie alla Banca di Pesaro che ci sostiene con grande passione e generosità (anche l’anno scorso abbiamo potuto portare a Montecchio l’Oratorio di Padre Armando Pierucci) possiamo offrire gratuitamente musica che sarebbe fruibile solo nei grandi concerti a pagamento». Il fascino dei Carmina Burana «si rinnova ogni volta per la densità di scrittura musicale e poetica e per il grande coinvolgimento emotivo».

Il Coro San Carlo è composto da una cinquantina di coristi e, prosegue Colapinto, «siamo sempre pronti ad accogliere chiunque voglia cimentarsi in questa avventura. Non è richiesta una specifica conoscenza della musica o pregresse esperienze canore di qualsiasi tipo. Sono invece fondamentali buona volontà e costanza che sono sempre ripagate dal piacere di conoscersi e ritrovarsi a vivere insieme un’emozione unica. E fino al prossimo Natale abbiamo un fitta programmazione di eventi e impegni artistici in cui cimentarci».

Infatti, dopo un intenso 2024, anche il 2025 sarà un anno ricco di nuove esperienze per la compagine pesarese: «Tra le cose più importanti possiamo già anticipare una tournée di sei concerti di un Te Deum scritto da un maestro iesino che vive in California, quindi lavoreremo con altri cori marchigiani e con un’orchestra americana proveniente dall’Università di Stanford, toccando sei città tra Marche, Abruzzo e Veneto. Poi ci sono altri appuntamenti, a maggio, agosto e settembre, insieme ad alcune produzioni in studio che annunceremo ufficialmente più avanti. Siamo molto contenti sia perché stiamo via via aggiungendo nuove pietre miliari nel percorso artistico del Coro San Carlo, sia perché saremo ospiti in nuove sale e città. Non ci si annoia mai ed è questa la vera linfa di un coro».