San Ginesio: nuova sede comunale, consegnate 12 casette

75

San Genesio consegnate 12 casetteSAN GINESIO (MC) – Ieri mattina sono state consegnate le prime 12 casette (strutture abitative d’emergenza) del Comune di San Ginesio. Ventotto sanginesini hanno una casa che possono considerare il loro nuovo focolare domestico. Le stesse sono situate alle porte del centro storico del paese, in viale del Tramonto.

Un momento atteso a lungo da cittadini e amministratori, e che dà un segnale positivo verso la ripresa della normalità. L’inaugurazione del piccolo agglomerato ha visto la presenza del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, dell’intera amministrazione e di tutto il personale del Comune di San Ginesio. Tanti i rappresentanti delle associazioni che sono state vicine alla popolazione nell’emergenza e oltre, come il Gus-Gruppo umana solidarietà, la Croce rossa Italiana, la Caritas.

La firma dei documenti da parte delle 12 famiglie ha avuto luogo nella sala consiliare del nuovo palazzo comunale, nell’ex Villa Giuffrè, al cospetto dei suggestivi Monti Sibillini stagliati di fronte.

Ha sottolineato Ceriscioli:

“La sede del nuovo municipio restituisce grandissima qualità perché il Comune è la casa di tutti ed è un punto di riferimento per la comunità. Un plauso all’amministrazione comunale di San Ginesio che fa poche chiacchiere e lavora molto. Con oggi siamo arrivati a consegnare 579 casette un numero importante se lo sommiamo a 250 che sono quelle finite e in fase di completamento delle opere di urbanizzazione. I cantieri sono sempre tutti in azione per consegnare le casette e proprio ieri abbiamo fatto degli ordini di servizio a ditte che non volevano lavorare. In questi giorni sono state fatte scelte significative per la ricostruzione privata, semplificate le ordinanze sia per la leggera che per la pesante, facilitate le condizioni per i professionisti che possono avere un anticipo per la progettazione, il tutto per far tornane al più presto i cittadini nelle proprie case”.

Ha commentato il vicesindaco, Eraldo Riccucci:

“Restituiamo, dopo più di un anno, ambienti privati e domestici a tanti cittadini costretti a lasciare le proprie case e, in alcuni casi, anche il paese a causa del terremoto. Ci auguriamo che da qui riparta la ricostruzione che tanto aspettiamo. Noi siamo gente abituata a lavorare in silenzio, a lottare. Ce la faremo”.