“Natural risks and communities”, seminario internazionale ad Ascoli

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Il 19 dicembre presso la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino

CAMERINO  – “Natural risks and communities” è il tema del seminario internazionale in programma giovedì 19 dicembre ad Ascoli Piceno presso la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino (sede Sant’Angelo Magno), organizzato dal Consorzio REDI (REducing risks of natural Disasters) nell’ambito del progetto “Re-Land / Resilient Landscape”, progetto di cooperazione bilaterale di “Great Relevance” Italia-Usa, coordinato dall’Università di Camerino, cui partecipano diverse università americane e italiane, tra cui la University of California, la Louisiana State University, la University of Oregon, University at Albany-New York, l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Bologna, oltre a tutti gli enti di ricerca componenti il Consorzio REDI, ossia INGV, INFN, Gran Sasso Science Institute e Unicam).

Nel corso dell’incontro verranno presentati i risultati del primo anno di lavoro dei gruppi di ricerca del progetto, coordinato dal prof. Massimo Sargolini, docente della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che hanno portato ad approcci innovativi alla pianificazione e al processo decisionale mirati alla resilienza territoriale.
Il progetto si propone inoltre di interagire con le comunità interessate da eventi recenti, quali gli ultimi terremoti nell’Italia Centrale, adottando il paradigma cittadino-scienza nelle fasi rilevanti.
Il progetto REsilient-LANDscape vuole sviluppare la ricerca interdisciplinare nel campo della riduzione del rischio da disastri naturali, e offrire così un supporto alle amministrazioni e autorità competenti, per guidarli nel compiere le scelte più efficaci per migliorare le politiche e i piani che incidono sulla preparazione delle comunità ad affrontare una catastrofe, sulla loro capacità di reazione, sulla velocità di recupero e di conseguenza sulla qualità della loro vita.
Tale obiettivo viene raggiunto in coerenza con il paradigma del “Building Back Better” così come indicato nel Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, che afferma l’esigenza di ridurre gli effetti disastrosi che le calamità naturali apportano al patrimonio storico architettonico e culturale sia pubblico che privato, preparando le comunità e adottando un approccio multidisciplinare al problema.
La collaborazione bilaterale, finanziata e supportata dal Ministero degli Affari Esteri, in occasione del seminario internazionale del 19 dicembre, porterà al confronto tra diverse prospettive e punti di vista su tematiche riguardanti l’acquisizione delle conoscenze necessarie per affrontare il tema dei disastri naturali al fine di poter disporre di un quadro chiaro ed esaustivo sull’entità e la manifestazione di ciascun disastro (utilizzando sia misure quantitative che qualitative), su come poter rispondere adeguatamente con scelte territoriali a diversi livelli di governo e su come realizzare la pianificazione e l’attuazione dei piani di prevenzione e recupero.