MONTEPRANDONE – “Un raccontare recitato”. È quanto si potrà ascoltare dalla voce della scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi, lunedì 10 agosto alle ore 21 in piazza dell’Aquila, a Monteprandone. La Fondazione Pietraia dei Poeti propone questo viaggio parlato fra Italia e Corno d’Africa che segue l’arte della metafora tipica della tradizione culturale etiope. Uno spettacolo che la Ghermandi propone da anni raccontando e leggendo brani tratti dal suo romanzo ‘Regina di fiori e di perle’, edito da Donzelli nel 2007.
“Un libro che rovescia il mito dell’italiano colonialista buono e ricostruisce la memoria del nostro passato coloniale, una memoria scomoda perché gli italiani massacrarono un popolo cristiano dichiarandolo razza inferiore. Protagonisti del racconto gli anziani e le donne, donne guerriere, donne che ascoltano, donne che tramandano e tessono le loro trame. Debre Zeit, cinquanta chilometri da Addis Abeba, 1980: una grande famiglia patriarcale; un legame speciale tra la piccola Mahlet e il vecchio Yacob, che un giorno le racconta del tempo degli italiani, venuti ad occupare l’Etiopia, e degli Arbegnà, i fieri guerrieri – e guerriere – che li hanno combattuti. Quel giorno, Mahlet fa una promessa: da grande andrà nella terra degli Italiani e si metterà a raccontare…”.
La narrazione si svolge con una modalità alquanto essenziale, simile ai racconti attorno al fuoco e prevede un solo momento “teatrale”: quando l’autrice, durante la narrazione, si cambia d’abito indossando quello tradizionale delle sue terre d’origine, l’Etiopia e l’Eritrea.