MARCHE – Teatro Made in Marche a casa tua! è il trittico di proposte di spettacoli in streaming promosso dalla Regione Marche, dall’AMAT e dai Comuni di Macerata, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano con Casa della Memoria, in programma il 7, 8 e 11 marzo sul portale www.marcheinscena.it. Tre produzioni marchigiane di importanti artisti del territorio – Luca Violini, Paola Giorgi e Cesare Catà – si offrono a una platea ampia e diversificata come può essere quella dello spazio web da altrettanti magnifici luoghi: la Casa della Memoria di Servigliano, il Teatro Comunale del Leone di Santa Vittoria in Matenano e il Palazzo Comunale di Macerata.
Primo appuntamento domenica 7 marzo con Destinatario sconosciuto uno spettacolo di RadioTeatro di Luca Violini in streaming dalla Casa della Memoria di Servigliano. Ci sono molti modi di affrontare il tema del razzismo e della Shoah, “abbiamo scelto – si legge nelle note allo spettacolo – di portare in scena una storia “piccola” ma incredibilmente intensa e ricca di significati come Destinatario sconosciuto, un testo di Kressman Taylor pubblicato per la prima volta nel 1938 che descrive profeticamente il clima di spietato razzismo in cui maturò l’Olocausto”. Un caso letterario, un racconto epistolare che si dipana fra la Germania e l’America nei primi anni ‘30 e che racconta la storia di Martin, tedesco, e Max, ebreo americano, due amici fraterni e soci in affari, il cui rapporto finirà vittima della crudele follia ideologica che il nazismo stava tessendo. Un dialogo sentimentale e istruttivo che, partendo da una profonda amicizia, ci costringe a scoprire come il male si può insinuare nella vita degli uomini e cambiarne il destino. Una storia perfetta per essere tradotta in uno spettacolo di “RADIOTEATRO” intenso ed emozionante, godibile e pieno di ritmo, con parole capaci di svelare le sfumature più profonde di un tragico percorso personale che, rivelato dal colpo di scena finale, diviene una lezione universale impossibile da dimenticare.
Il lavoro si avvale della consulenza letteraria di Francesco Cardinali, voce fuori campo di Daniela Debolini, post produzione audio di Riccardo Vitali, suono di Matteo Schiaroli, organizzazione generale Federica Maurizi e Giammaria D’Angeli, produzione Quelli che con la voce.
Lunedì 8 marzo è la volta di D La principessa Diana e la palpebra di Dio, monologo interpretato da Paola Giorgi in streaming dal Teatro Comunale del Leone di Santa Vittoria in Matenano. Lo spettacolo – testo di Cesare Catà – racconta l’icona di Lady Diana Spencer nelle sue vicende umane, esistenziali e sociali, dando voce alla sua figura in una sorta di memoriale post-mortem in cui la Principessa, ripensando alla propria vita, narra di sé, dei suoi amori e dolori, dei suoi affetti più cari perduti. Nel monologo, Lady D. dialoga con voci che sente giungere dal regno dei vivi: quelle dei due figli William e Henry, quella della Regina Elisabetta, quella del suo ex-consorte Carlo. Mentre racconta di sé, l’immagine di Lady D. si sovrappone a quella di alcune eroine della mitologia classica – Medea, Arianna, Antigone e Artemide – e il testo del monologo si interseca con estratti da Euripide, Ovidio, Sofocle, Seneca. Quello che lo spettacolo restituisce è il ritratto, fiabesco e intimo a un tempo, di una delle figure di donna più amate, controverse e celebri del Novecento. Un ritratto dal sapore “neo-shakespeariano”, che getta una luce originale e commossa su uno spaccato della recente storia inglese ed europea. Accompagnano Paola Giorgi Maria Chiara Orlando alla tromba e le voci di Sonia Barbadoro e Giovanni Moschella, la regia è di Luigi Moretti, scena e costumi di Stefania Cempini, produzione Bottega Teatro Marche.
Ultimo appuntamento l’11 marzo dal Palazzo Comunale di Macerata con In terribile stato. Lezione-spettacolo su Pier Paolo Pasolini di Cesare Catà, con Pamela Olivieri e Cesare Catà, musiche di Fabio Capponi (piano) e Valeria Romitelli (voce). La lezione-spettacolo racconta la vita e l’opera di Pier Paolo Pasolini, intrecciando uno storytelling originale, letture sceniche dei testi del poeta, nonché testi di interviste rilasciati da Pasolini stesso nel corso della sua vita. L’esplorazione dell’opera pasoliniana diventa anche un viaggio nella coscienza civile e sociale dell’Italia. Particolare importanza assume nel racconto il rapporto tra Pasolini e sua madre Susanna, che viene presentato al pubblico nel suo cruciale significato, anche all”interno dell’opera letteraria e cinematografica dell’autore. Lo scopo del lavoro è quello di rilanciare fortemente il valore culturale, civico e antropologico della narrazione teatrale e dello stare-insieme attorno alle storie, pratiche umane essenziali impedite dalla pandemia del 2020.
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