San Severino, rassegna di cinema: al San Paolo il “Comandante” con Favino

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SAN SEVERINO MARCHE – Repliche per quattro sere per una pellicola che ha fatto battere il cuore di molti italiani aprendo la Mostra del Cinema di Venezia e raccontando la nobile impresa del capitano di corvetta Salvatore Todaro. Da oggi (giovedì 7 dicembre) a domenica (10 dicembre) il San Paolo, in collaborazione con i Teatri di Sanseverino, presenta il film di Edoardo De Angelis “Comandante” con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli e Silvia D’Amico. Per gli abbonati alla nuova stagione di prosa dei Teatri sarà possibile accedere a scelta a una delle quattro proiezioni nei quattro giorni di cartellone.
La storia è ambientata nel 1940, durante la seconda guerra mondiale. Salvatore Todaro, comandante della Marina Militare con un destino inscritto nel nome, è a capo del sommergibile Cappellini, nonostante un incidente gli abbia provocato forti dolori alla schiena che lo autorizzerebbero ad accettare la pensione di invalidità. Ma il comandante Todaro non sa stare lontano dai flutti. Durante la sua ennesima missione avvista una nave belga che, malgrado il Belgio sia formalmente neutrale, attacca il sommergibile italiano. Il comandante e la sua squadra rispondono al fuoco e affondano la nave. Ma Todaro decide di mettere in salvo i naufraghi, agganciandoli al suo sommergibile per trascinarli verso il porto neutrale e sicuro di Santa Maria delle Azzorre e accettando il rischio di navigare in emersione fino a destinazione, perché la legge del mare per lui conta di più della legge della guerra.
Il racconto che il regista fa di questo episodio di storia vera e di questa figura di militare sui generis si pone in controtendenza rispetto ai sovranismi basati sulla prevaricazione, rivendicando il valore del soccorso come fondante dell’identità italiana. Anche la composizione variegata della sua compagine, riflessa nei tanti accenti regionali dei personaggi, rimanda a un’intenzione educativa da libro Cuore, che identificava l’unità nazionale in una collettività di provenienze, ognuna con il proprio portato. Il film rischia di vedersi accomunato alla retorica più superficiale intorno al nazionalismo, quando invece è un “cavallo di Troia”, poiché il messaggio contenuto nella sua confezione da kolossal bellico e certe dichiarazioni si muovono in direzione contraria.
La rassegna dei Teatri di Sanseverino e del cinema San Paolo proseguirà giovedì 14 e venerdì 15 dicembre con “Nata per te”, mercoledì 20 dicembre e venerdì 22 dicembre con “Oppenheimer” per concludersi giovedì 28 e venerdì 29 dicembre con “Anatomia di una caduta”.