Pollenza, risparmio energetico del 60% con la nuova illuminazione pubblica

55

Intervento su 1286 punti luce con sistema led affidato alla Menowatt Ge SPA di Grottammare

POLLENZA (MC) – Una città più illuminata. Più sicura. E più rispettosa dell’ambiente. Così Pollenza ha deciso di rinnovare la pubblica illuminazione affidandosi alle migliori tecnologie: un impegno complessivo di 1,3 milioni di euro per 1.286 punti luce i quali garantiranno, insieme, un nuovo sistema di illuminazione a led e alcuni servizi da attivare che faranno del comune maceratese un piccolo gioiello. Si agirà diversamente nel centro storico: per non impattare sull’estetica verranno installati dei riduttori di flusso.

Sarà l’azienda Menowatt Ge SPA di Grottammare, una delle imprese leader nella green economy con prodotti brevettati in questo settore, ad eseguire i lavori. E così in futuro la nuova rete potrà essere utilizzata anche per i servizi integrati della cosiddetta “smart city”, ovvero il controllo dei decibel e del livello delle polveri sottili Pm10 oltre che per altri servizi di smart metering (telelettura a distanza dei consumi di acqua e gas nelle abitazioni vicine).

“Per noi è un progetto molto importante – spiega il Sindaco Luigi Monti – Le nostre linee erano vecchie e oltretutto abbiamo previsto altri tratti di illuminazione pubblica in strade prima non coperte. In questo modo aumenteremo la sicurezza stradale e anche la percezione della sicurezza, specie in alcune zone prima al buio. Inoltre con quest’opera garantiamo una notevole riduzione dell’impatto ambientale derivante dall’illuminazione pubblica”.

Il tutto, va detto, a costo zero. Grazie all’intervento di Menowatt il risparmio stimato è di circa il 60% sul costo complessivo: ciò consentirà di avere tutto il servizio della nuova illuminazione praticamente senza alcun aggravio sulle casse pubbliche.

“Questo intervento è stato fortemente voluto da tutta l’Amministrazione Comunale – continua Monti – e siamo felici di aver terminato l’iter e avviato i lavori prima della fine del mandato. Volevamo farlo prima ma il terremoto ci ha bloccato per un anno e mezzo. Eppure ci siamo riusciti”.