Pesaro, “Scuole sicure”: il bilancio del secondo giro di screening

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I numeri: su circa 3200 monitoraggi, 14 positivi tra studenti di medie e superiori, docenti e personale educativo

PESARO – L’Amministrazione comunale di Pesaro prosegue con l’operazione “Scuole sicure” con il  secondo giro di screening agli studenti pesaresi. Sull’esito delle due giornate (4 e 5 marzo) di tamponi sono intervenuti ieri il sindaco Ricci e oggi gli assessori Della Dora e Ceccarelli per ribadire la validità dell’iniziativa da replicare come modello nelle Marche.

Commentando la notizia della chiusura delle scuole medie anche nella provincia di Pesaro e Urbino, il sindaco Ricci ha detto «Sono ore difficili  perché in tutta Italia stanno aumentando i contagi a causa delle varianti. La decisione di chiudere le scuole medie anche nella nostra provincia è sbagliata, secondo il sindaco Ricci, che aggiunge: «Oggi ne ho parlato con il presidente Acquaroli, presentandogli i dati del monitoraggio».

Un modello Pesaro, «che chiediamo di allargare a tutto il Paese. Nel suo insediamento Draghi ha parlato dell’importanza della scuola in presenza, pochi giorni dopo è stata chiusa. Fondamentale lo screening come abbiamo fatto, grazie al supporto di AIL Pesaro, Croce Rossa e Protezione Civile. Unico modo per garantire la riapertura della scuola, visto che i più giovani saranno gli ultimi ad essere vaccinati».

Il sindaco Ricci è intervenuto anche sul tema dei vaccini: «Come detto ieri, un unico posto per la vaccinazione è insufficiente. Ne abbiamo chiesti 4 tra Pesaro, Vallefoglia, Gradara, Tavullia, Gabicce e Monbaroccio. Oggi a supporto della nostra tesi c’è il “dl Sostegni” emanato dal Governo, che prevede un punto di vaccinazione ogni 40mila abitanti: ciò che abbiamo chiesto noi». Nel frattempo raddoppia lo spazio alla Celletta: «Grazie all’impegno degli assessori Della Dora e Belloni abbiamo individuato nella palestra della Celletta uno spazio adatto per l’operazione, insieme al centro Monaldi».

Casi in aumento. «Nella nostra provincia sono aumentati i casi, manteniamo alta la guardia. Dalla prossima settimana vorremmo allargare lo screening anche al mondo dello sport».

«Un’alta adesione, che ha dimostrato quanto fosse necessario lo screening agli studenti». L’assessore alla Coesione Mila Della Dora, insieme all’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli, fanno il punto sull’operazione “Scuole sicure”. «Per la seconda volta – spiega Della Dora – il Comune di Pesaro ha saputo cogliere l’esigenza di docenti, studenti e famiglie, mettendo in campo un monitoraggio necessario per la sicurezza dei ragazzi e di tutta la cittadinanza. L’alta adesione, nonostante le scuole in parte chiuse, ha sottolineato il grande senso di responsabilità delle famiglie e dei giovani che si sono voluti sottoporre al tampone, consapevoli che, ad oggi, lo screening è l’unico strumento per contenere i focolai da Covid-19 ed evitare altri contagi

I numeri.

Sono 14 i positivi emersi dalla due giorni di screening pesare: 8 studenti (4 delle medie e 4 delle superiori) e 6 tra persona educativo e docenti.

«Persone che -continua l’assessore Della Dora – avrebbero potuto, involontariamente, contagiarne altre». Qui, il duplice ruolo dello screening, spiegato anche ieri dal sindaco Ricci: da una parte evitare che familiari o amici vengano in contatto con il virus, dall’altra fotografare la situazione nelle scuole.

In due giorni sono state in totale 3200 persone (tra studenti di medie e superiori, docenti, personale educativo, docenti).

I ringraziamenti

«Fondamentale il lavoro dei sanitari, che si sono messi a disposizione nonostante i faticosi turni di lavoro a cui sono sottoposti ormai da un anno a causa della pandemia. Ancora una volta ringraziamo coloro che sono stati accanto all’Amministrazione in questa non semplice operazione: AIL Pesaro, Croce Rossa e Protezione Civile, che insieme ad Aspes e ai dirigenti scolastici fanno parte di una macchina che si sta rodando sempre di più».

Il ruolo della scuola

Soddisfazione anche per l’assessore alla Crescita Ceccarelli: «Con queste due giornate di monitoraggio abbiamo adempiuto ad una richiesta espressa anche dalle scuole secondarie di primo grado, dopo lo screening dello scorso febbraio negli istituti superiori. Il ringraziamento va anche a docenti e ragazzi: con grande senso di responsabilità nei confronti della loro salute e di chi gli sta intorno hanno aderito all’operazione “Scuole sicure”, consapevoli che l’unico mezzo per prevenire è il monitoraggio».