Pesaro, il murales “Ciclico” di Tellas tra i migliori progetti italiani del 2017

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Pesaro, il murales "Ciclico" di Tellas tra i migliori progetti italiani del 2017

PESARO – “Ciclico”, il murales realizzato al porto dall’artista “Tellas”, uno dei migliori progetti in Italia per il 2017. A dirlo è la classifica stilata da Goodidea Style, una factory che sviluppa e progetta idee innovative, che ha in Alekos Prete il suo art director.

L’’artwork è stato realizzato la scorsa estate dall’artista Fabio Schirru, noto come “Tellas” – considerato tra i 25 street artist più famosi del mondo -, su progetto del Comune di Pesaro (“Portobello”), in collaborazione con la Capitaneria di porto, i progettisti dell’associazione ReUr – Reperti Urbani e gli studenti del liceo artistico Mengaroni, con il contributo della Bcc di Gradara.

Il tutto è nato nel 2014, da un’idea del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, per valorizzare l’area del porto. “Non solo la ‘Palla’ di Pomodoro o il San Bartolo: da oggi la città può regalare una cartolina in più, questo luogo è nel cuore dei pesaresi”, disse il sindaco durante l’inaugurazione.

“La condivisione è il miglior modo per ottenere grandi risultati e quest’opera ne è un esempio. Ha visto infatti l’impegno di tanti studenti del liceo artistico Mengaroni e il sostegno della Bcc di Gradara”, ha ricordato l’assessore Mila Della Dora.

Il murales – che racconta l’andamento ciclico delle onde, delle correnti e dei colori del mare Adriatico – occupa l’intera parete, lunga 260 metri e alta oltre 2 metri. Nella realizzazione dell’opera sono stati impegnati più di 20 studenti del Mengaroni. Il gruppo di lavoro è stato diretto e coordinato dall’associazione ReUr – Reperti Urbani, con la collaborazione dell’artista Arruzzo.

Ben visibile anche dal monte San Bartolo, riflette le profondità dei fondali e i raggi del sole, che vanno a creare infinite sfumature di toni di blu, azzurro e giallo, realizzando sull’intera parete una progressione continua che parte dal blu dell’acqua alta per poi toccare i toni dell’azzurro più chiaro, e quindi passare attraverso i colori caldi del giallo propri della sabbia e del sole, fino a tornare nuovamente al blu più profondo.