Pesaro, effetti Coronavirus: l’Orchestra Sinfonica Rossini in grande difficoltà

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Orchestra Sinfonica RossiniPESARO – Sono ben 7 i concerti annullati in questi giorni per la Rossini. 7 concerti che facevano parte dell’attività principale del programma 2020. L’OSR, infatti, aveva incentrato in questo periodo il fulcro della sua programmazione annuale. La presenza in questo anno bisestile del “compleanno di Rossini” aveva indotto la dirigenza ad incentrare gli investimenti proprio in questo periodo e queste cancellazioni costituiscono già più del 15% dell’intera attività annuale. Peraltro, questi 7 concerti rientravano nella domanda ministeriale del FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) in base alla quale dipende lo stanziamento che annualmente ogni ente riceve a sostegno della propria attività. Dovevano essere rendicontati incassi, giornate di lavoro e qualità artistica. Per l’occasione era stato invitato lo straordinario baritono Nicola Alaimo che proprio nella serata del compleanno avrebbe contribuito ad un momento di livello internazionale per l’orchestra, la città e l’Italia, tanto è vero che erano previsti tra gli spettatori giornalisti internazionali, TV e tanto altro ancora. Tutto questo è stato spazzato via e al momento l’orchestra non sa come dovrà comportarsi per queste cancellazioni e se ciò si ripercuoterà nelle assegnazioni dei prossimi anni.
Quello che invece è certo, è che da subito sono venute a mancare importanti somme dagli stipendi dei professori d’orchestra, categoria questa che, contrariamente a quello che si crede, è già tra le meno remunerate in assoluto. Va aggiunto, poi, che nello spettacolo dal vivo la maggior parte dei compensi si corrisponde se l’attività si realizza. In sintesi, se non fai non guadagni. A questo punto la Rossini sembra essere una delle istituzioni marchigiane più penalizzate. Anche l’attività dei prossimi mesi è a rischio. Infatti, tra aprile e maggio, la programmazione OSR è molto incentrata su progetti formativi riferiti alle scuole e proprio le scuole sono le istituzioni che hanno bloccato maggiormente le attività a lungo termine, gite e partecipazioni ad eventi, a prescindere dalle ordinanze.
La stessa programmazione del periodo estivo che, già ha subito un forte rallentamento, potrà subire dei danni, in quanto, dovendo organizzare tutto ora, l’immobilismo generale potrebbe comprometterne la definizione e gli obiettivi.
Particolare dispiacere poi, tra gli annullamenti di questi giorni, per la produzione internazionale “Inno alla gioia” che proseguiva nel rapporto culturale ed economico tra Italia (Pesaro), Vaticano e Giappone. Erano previsti, infatti, un concerto a Pesaro al Teatro Rossini ed uno a Roma a San Giovanni in Laterano, con artisti italiani e giapponesi riuniti. L’incertezza relativa agli spostamenti in Italia per il gruppo giapponese ha indotto la loro agenzia a cancellare il viaggio.
Il presidente Salucci, al momento non intende rivolgere accuse particolari contro qualcosa o qualcuno, ma si limita a comunicare oggettivamente i dati e ad esprimere forte preoccupazione chiedendo, infine, alle Amministrazioni e ai propri sostenitori di individuare prontamente azioni che possano arginare le cancellazioni, recuperare ciò che ormai è andato perso e favorire la ripartenza.