La nuova vita de “Le Case” a Macerata: Elvia, forza della natura, entra in cucina

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Elvia Pelagalli GiosuèMACERATA – Elvia Pelagalli Giosuè alla fine degli anni ’80 acquistò “l’antico borgo” che versava in un profondo stato di abbandono e diede alla proprietà, supportata dal marito Marcello, un’anima peculiare a sua immagine e somiglianza. Nel corso degli anni mise la sua cucina nelle mani di Michele Biagiola, stimolandolo ad appassionarsi alle ricette con le erbe, patrimonio di profonda conoscenza che lei continua ad arricchire quotidianamente. Lo chef a sua volta ha portato a “Le Case” un’impostazione professionale e un rigore apprezzabile. Dopo 15 anni di collaborazione ben venga un nuovo percorso che Elvia e la sua Famiglia sono certi sarà fruttuoso per entrambi.

Naturalmente, come in tutti i momenti di cambiamento, qualunque imprenditore del settore della ristorazione, a maggior ragione se si tratta di un ristorante che da lungo tempo viene celebrato dalle guide e dai media, riflette profondamente prima di affidare la propria cucina nelle mani di un nuovo personaggio. Infatti, questo è il punto: perché affidare ad un cuoco differente, fosse anche estremamente talentuoso, una “nave” che funziona? Intervistati, i componenti della famiglia Giosué, Francesca in particolare, hanno risposto così:

“Abbiamo riflettuto a lungo dopo aver raccolto il pensiero dello staff di cucina che ha sempre supportato, contribuito nell’ideazione dei piatti realizzati in prima persona e che ha sempre vissuto all’ombra dello chef… abbiamo deciso che il “nuovo chef” non sarà uno bensì l’intera medesima brigata di cucina, ciascuno per la sua partita, composta da Giacomo Di Angilla ai primi, Roberta Mazza in Pasticceria, Giacomo Messi ai secondi (ma produce in prima persona anche gli insaccati bio), Carlo Candria e Mauro Minnicucci agli antipasti che sotto l’ala di Elvia Giosué continueranno a realizzare ricette che prendono spunto a man bassa dalla sua profonda conoscenza del mondo vegetale e degli ingredienti raccolti e allevati in proprio con la massima naturalezza e salubrità”.

E ancora: “Non ci limiteremo a tornare a un mondo “naif”. Cercheremo di fare sperimentazione di tecniche, consistenze, estetica del piatto, viaggeremo e faremo esperienze insieme ai nostri chef per crescere insieme a loro. Si potrà sempre contare sull’affabilità e professionalità di Francesca Giosuè, coadiuvata in sala da Gianna Zecchini e Luigi Giuli e sulla passione per i vini del sommelier Matteo Magnapane. Ognuno per la sua parte dovrà volare con le proprie ali, e lo spazio non manca per spiccare il volo”.