Il mare di sera di Monica Baldini

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FANO – E poi ti ritrovi a camminare sui sassi una sera di notte nel pieno del cielo buio che copre il mare. Un buio illuminato dalle stelle, dai punti, da fari e da lampade, da brillanti riferimenti.

Una sera, una sera di fine settembre carica di lavoro finito da poco, una sera che non pensavi arrivasse. Lì a dirti che dopo l’estate silenzioso è giunto l’autunno tranquillo e incerto, piovoso e pieno di imprevisti.

La spiaggia di ombrelloni si è sguarnita, i turisti se ne sono andati fino il prossimo giugno e il mare ora è tuo, tutto per te nell’eco delle onde e nei lumini dei pescatori a riva che se ne stanno attendendo.

Tutto t’appartiene in quella piccola parentesi, l’orizzonte stagliato dai lampioni, dalle scogliere, dal porto nuovo, i ricordi, la debole nostalgia e il pensiero al futuro postumo di elezioni, di venti avversi, di novità o post appesi.

Ora ci sei tu e ti senti ricca, infinitamente ricca piena di una grandezza che nulla può arenare, niente neppure il colmo di una giornata.

Quanto poco basta per accorgersi dell’immenso che ci circonda e quanto questo possa raccontarti della linea sottile fatta di sassi e briciole che segui. Si modella pure nei giorni, evolve, cambia veste e con te cede il passo a nuovi umori ma sempre t’accompagna.

Natura, orizzonte, visioni e scenari, panorami nuovi sono solo la proiezione delle nostre emozioni o qualcosa di più, o racchiudono un miracoloso mistero che si denuda a volte in attimi donati? Che bello!

Monica Baldini