ORATORIO DELL’ASCENSIONE AL PALAZZOLO
ORARI
Sabato: 10:00 – 12:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 10:00 – 12:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
DURATA VISITA
20 minuti
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
L’antico Oratorio dell’Ascensione al Palazzolo si trova fuori dal centro storico, nel moderno Quartiere del Piano, un agglomerato urbano sorto su quella che una volta era aperta campagna. Si affaccia su viale Dante lungo la Strada Provinciale 12 per Sassoferrato e Fabriano che conduce nelle frazioni di Pantana e Bellisio Solfare.
Originariamente l’Oratorio dell’Ascensione nasce come edicola votiva aperta su tre lati, dove il viandante poteva fermarsi per rivolgere una preghiera di buon auspicio e protezione per il proprio viaggio. Non lontano è ancora presente un’antica porta in mattoni, probabile ingresso del Palatio de Plano dove il Podestà amministrava la giustizia, paragonabile ad un moderno Tribunale. Per la presenza di questo palazzo la zona nei secoli prenderà poi il nome di Palazzolo.
L’Oratorio dell’Ascensione al Palazzolo è una semplice struttura architettonica a pianta rettangolare con tetto a capanna, di modeste dimensioni ma all’interno completamente affrescato. Sulla parete di fondo ammiriamo l’Ascensione di Gesù tra i Santi Secondo e Sebastiano e nella volta gli Evangelisti dipinti intorno al 1483 da Lorenzo D’Alessandro da San Severino Marche, definiti da Pietro Zampetti “uno dei momenti più alti della pittura a fresco del Quattrocento marchigiano”. Sulla parete destra figurano poi altri affreschi, attribuiti al Maestro del Palazzolo, raffiguranti l’Annunciazione, la Vergine con il Bambino e la Trinità attribuiti al Maestro del Palazzolo.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Nelle Giornate Fai di Primavera potremo visitare l’Oratorio dell’Ascensione al Palazzolo, normalmente chiuso, aperto solo su appuntamento per visite turistiche e talvolta in giornate speciali organizzate dalla Pro Loco di Pergola. L’Oratorio dell’Ascensione al Palazzolo è una semplice struttura architettonica ma all’interno è completamente affrescato. Sulla parete di fondo l’Ascensione di Gesù tra i Santi Secondo e Sebastiano e nella volta gli Evangelisti dipinti intorno al 1483 da Lorenzo D’Alessandro da San Severino Marche, definiti “uno dei momenti più alti della pittura a fresco del Quattrocento marchigiano” (Pietro Zampetti). Di altro artista e successivi sono gli affreschi della parete destra, attribuiti al Maestro del Palazzolo.
VISITE A CURA DI
Graziano Ilari, guida escursionistica ambientale
CASINO GUAZZUGLI BONAJUTI
ORARI
Sabato: 10:00 – 12:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
Domenica: 10:00 – 12:00 / 14:30 – 17:30 (ultimo ingresso 17:00)
DURATA VISITA
20 minuti
In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Situato nella campagna pergolese, in località Grifoleto, il Casino Guazzugli Bonajuti, conosciuto anche come Casino Bellaluce, è una signorile architettura di campagna edificata nel Cinquecento, che ancora oggi appartiene agli eredi di un ramo dell’antica nobile famiglia Guazzugli di Pergola.
L’edificio, ristrutturato e decorato sul finire del’700, era utilizzato come casino di villeggiatura, luogo di svago e sede di battute di caccia che si tenevano nella tenuta circostante. Vi trascorsero i mesi estivi illustri componenti della famiglia, organizzando anche accademie letterarie, ricevimenti e feste danzanti. I proprietari ed i loro ospiti nei ricordi di famiglia vi si recavano dopo aver cacciato, per consumare la selvaggina nel salone a piano terra e salire a riposare nelle alcove al piano nobile. Dai primi del’900 la casa fu vissuta in modo continuativo da Augusta Guazzugli Bonajuti ed altri membri della famiglia, ma alla sua morte la casa è tornata ad essere luogo di vacanza.
Il casino è un edificio in mattoni caratterizzato da graziosa simmetria, con tre corpi di fabbrica collegati da due fornici, circondato da quello che fu un ameno giardino, con oratorio pubblico. Vi si accede da un portone centrale con cornice bugnata dal quale una scala posta sul lato destro conduce ai piani superiori. A piano terra, attraversando il lungo corridoio, si esce sul giardino posteriore, attraverso un portone anticamente sormontato da un balcone, purtroppo demolito. Le stanze del piano nobile conservano negli interni decorazioni pittoriche originali di raffinata eleganza, realizzate dal pittore camerinese Tommaso Appiotti, e decorazioni in stucco opera di Giuseppe Ciaruffoli. L’appartamento è decorato da dipinti murali a tempera, con grottesche. Il dipinto del salone principale, firmato sulla lampada all’angolo del riquadro centrale, è intitolato a Nerine, figlia di Nereo e dio del mare. E’ datato 1787. Nella camera con alcova, le pareti sono decorate a trompe l’oeil col metodo stencil imitante la carta da parati. Anche la stanza sopra il fornice è dipinta a trompe l’oeil e raffigura un gazebo di gusto esotico con vista sul mare, molto in voga nel 700.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Le Giornate FAI di Primavera 2023 a Pergola saranno l’occasione per aprire per la prima volta al pubblico le stanze del casino. Sarà la stessa proprietaria ad accogliere i visitatori, insieme ai volontari FAI di Pergola, per raccontare le particolarità ed i segreti del luogo, ma anche la storia ed i ricordi di famiglia, che parlano di un’epoca passata che merita di essere ricordata e tramandata nel tempo.
Testo scritto da Delegazione FAI Pesaro e Urbino
VISITE A CURA DI
Volontari FAI Pergola
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