FAImarathon, IV edizione a Pesaro domenica 18 ottobre

PESARO – Anche quest’anno il Comune di Pesaro (Assessorato alla Bellezza) aderisce alla FAImarathon, giunta alla quarta edizione. Domenica 18 ottobre, in 130 città italiane, si terranno iniziative alla “scoperta di un’Italia diversa”, ovvero itinerari e visite (a contributo libero) in luoghi speciali e poco conosciuti, a cura dei volontari dei Gruppi FAI Giovani.

“FAI la scoperta dell’Antica Pisaurum”

Domus romana di via dell’Abbondanza, Capanna Picena e Mura Romane, mosaici del Duomo e scavi archeologici del Sagrato, mosaici della Provincia e dell’osteria della Guercia sono i luoghi che potranno essere visitati in occasione della FAImarathon. In programma anche una passeggiata guidata alla scoperta della città romana, con l’archeologa Laura Cerri.

LUOGHI APERTI

Capanna Picena e Mura Romane (ore 10.30 – 12.30/ore 15.30 – 17.30)

Via delle Galligarie, 34

Visite guidate a cura del prof. Morbidoni, presidente Archeoclub Pesaro

con Apprendisti Ciceroni della scuola media Gaudiano

La presenza dei Piceni a Pesaro è testimoniata dai resti delle due capanne rinvenute nel 1977 nel cortile della Scuola Gaudiano (ex scuola Picciola). Lo scavo ha messo in luce parte di due piccoli edifici a pianta rettangolare che dovevano essere costituiti probabilmente da un unico ambiente. Le capanne erano costruite con muri in argilla e pali lignei (tecnica del graticcio) che poggiavano su uno zoccolo in ciottoli, i pavimenti erano in terra battuta. Le due capanne furono distrutte da un incendio e mai più ricostruite. I materiali rinvenuti durante lo scavo indicano un arco cronologico che va dalla fine del VI secolo a.C. agli inizi del IV secolo a.C.. Tra la ceramica rinvenuta anche numerosi frammenti di vasi attici che evidenziano gli intensi scambi commerciali tra Piceni e Greci.

Dopo la conquista da parte di Roma dell’ager Gallicus e l’inizio della colonizzazione dei territori un tempo posseduti dai Galli, nel 184 a.C. fu fondata la colonia di Pisaurum. La città venne costruita lungo la costa, protetta da due colli e lambita dal fiume Pisaurus. Tra le prime opere edificate poco dopo la sua fondazione si ricordano le mura, costruite in opera quadrata con grandi blocchi di arenaria, con restauri successivi, di cui si conservano diversi tratti che hanno permesso di ricostruire con precisione il perimetro dell’antica città romana.

Domus Romana* (ore 10.30 – 12.30/ore 15.30 – 17.30)

Via dell’Abbondanza, 29

Visite guidate a cura di Sistema Museo

La domus di via dell’Abbondanza è stata scoperta nel corso di lavori edili nel 2004 e indagata dalla Soprintendenza Archeologia delle Marche fino al 2005. Si tratta di un esempio di abitazione signorile della prima età imperiale romana. L’importanza e la disponibilità economica del proprietario si esprimono sia nella posizione della domus nel tessuto urbano, con l’ingresso principale aperto su una delle strade principali, sia nella ricchezza dell’apparato decorativo. Costruita fra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., fu restaurata più volte e continuò a essere abitata almeno fino agli inizi del III secolo d.C. La planimetria e lo schema architettonico appaiono molto regolari. Lo spazio era organizzato intorno all’asse che dall’ingresso passava attraverso l’atrium, posto oltre i limiti di scavo in direzione del Duomo, e arrivava al peristilio, di cui è conservata buona parte della struttura porticata, con basi di colonne disposte lungo i lati interni, a margine delle canaline di raccolta dell’acqua piovana. Ai lati del peristilio si aprivano le stanze riservate alla vita privata della famiglia, alle quali si accedeva attraverso importanti soglie a mosaico. I mosaici, tutti in bianco e nero, sono ampiamente conservati e costituiscono l’elemento più affascinante della casa, mentre degli affreschi restano in posto solo alcune porzioni alla base di alcuni ambienti, ma numerosi frammenti sono stati rinvenuti negli scavi insieme a stucchi e a rare decorazioni in terracotta. Al V secolo d.C. si data la costruzione dell’impianto termale documentato dall’ambiente a ipocausto su suspensurae, ricavato scavando una delle stanze originarie della domus, già abbandonata da tempo.

*ingresso consentito per gruppi di max 25 persone

Mosaici del Duomo e Scavi Archeologici del Sagrato * (ore 16 – 18)

Via Rossini, 56

Visite guidate a cura del Museo Diocesano

Ingresso riservato ai soli Iscritti al FAI _ possibilità di iscriversi in loco

Assegnabile al V secolo d.C., la cattedrale paleocristiana fu posta sin dall’origine all’interno del perimetro della Pesaro romana nella stessa sede in cui sorge l’attuale duomo. Nel 1865 l’edificio fu oggetto di un complesso progetto di ristrutturazione e nel corso dei lavori fu riscoperto l’ampio pavimento musivo che si estendeva per tutta la chiesa e di cui fino ad allora si avevano poche notizie. Il pavimento a mosaico, detto anche litostroto, appartiene all’inizio della seconda metà del sesto secolo. Ricopriva una pianta basilicale della vastità di circa 800 metri quadrati, a tre navate divise da due file di nove colonne, costruita a circa 60 centimetri di distanza dal pavimento inferiore. Il pavimento musivo superiore è unico perché consente un lunghissimo attraversamento della storia religiosa e civile, dal sesto al tredicesimo secolo, con relazioni che vanno dagli influssi bizantini alla cultura europea medievale, e si prestano a collegamenti con litostroti di vari periodi, sia della costa adriatica che orientali, africani, europei. Più sotto, a circa sessanta centimetri dal superiore, c’è il pavimento inferiore: ancora ignoto, presumibilmente altrettanto vasto, forse segnato da tracce d’incendio della guerra goto-bizantina, testimonianza fondamentale delle prime figurazioni che la comunità cristiana di Pesaro ha espresso, ricollegando l’eredità della cultura romana alle nuove esigenze simboliche e spirituali del Cristianesimo.

*ingresso consentito per gruppi di max 25 persone

Luoghi Suggeriti

Si segnalano inoltre i mosaici nel palazzo della Provincia e i mosaici dell’Osteria della Guercia che costituiscono insieme alla Domus in via dell’Abbondanza uno splendido esempio di edilizia privata di età romana imperiale.

Mosaici della Provincia (ore 10.30/12.30 – 15.30/17.30)

Via Corpus Domini

I mosaici nel palazzo della Provincia, rinvenuti durante i lavori di realizzazione dell’autorimessa dell’edificio nel 1936, si compongono di due vani facenti parte di una domus più ampia dove è possibile osservare i mosaici geometrici risalenti al I-II sec. d.C.

Mosaici Osteria della Guercia (ore 12,30/15,30)

Via Baviera, 33

I mosaici dell’Osteria la Guercia, risalenti al tardo I sec. a.C., sono stati rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione del locale agli inizi degli anni 2000. I mosaici fanno parte dell’ambiente di una domus e si presentano a fondo nero con reticolato bianco a losanghe e fascia.

Eventi Collaterali (su prenotazione – posti limitati):

Passeggiata Guidata alla scoperta della Città Romana con Laura Cerri, Archeologa:

Mattino:

10.30 Appuntamento davanti al teatro Rossini

10.45/11 via delle Galligarie: Capanna Picena e Mura Romane

12 Domus via dell’Abbondanza*

12.45 Mosaici del Duomo*

Pomeriggio:

15 Appuntamento davanti al teatro Rossini

15.15/15.30 via delle Galligarie: Capanna Picena e Mura Romane

16.30 Domus via dell’Abbondanza*

17.15 Mosaici del Duomo*

Informazioni e prenotazioni: 392.1264077

La visita guidata all’interno del Duomo sarà riservata agli iscritti FAI

Possibilità di iscriversi in loco alla partenza della passeggiata in p.le Lazzarini e/o presso ognuno dei tre luoghi aperti (Mura Romane – via delle Galligarie; Domus Romana – via dell’Abbondanza; Sagrato del Duomo – viale Rossini)

*ingresso consentito per gruppi di max 25 persone

Accordi commerciali locali

Osteria della Guercia (ore 12,30/15,30)

Via Baviera, 33

Apertura domenicale straordinaria.

Menù completo a € 20,00 o possibilità di pranzo libero.

Accompagnamento musicale a cura del Trio Jazz Con-Tatto.

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Redazione

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