Coronavirus Marche, dati e notizie dell’8 giugno 2020

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Su 360 campioni testati, nel percorso nuove diagnosi, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 2 casi positivi .Il numero di dimessi o guariti sale a 4681.Un decesso

ANCONA – Oggi, lunedì 8 giugno  2020, i  risultati delle analisi delle ultime 24 ore nella regione Marche sono i seguenti: su un totale di 360 nuove diagnosi effettuate  sono stati riscontrati 2 nuovi casi positivi; l’incidenza  di positivi rispetto a quelli giornalieri testati è dello 0,55 % (ieri 0,50 %).

Lo si apprende dal bollettino  diramato dal Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie (Gores)  che  fornisce  i dati del Covid 19 e che precisa:

“Nelle ultime 24 in totale sono stati processati 581 tamponi, di cui 360 del percorso nuove diagnosi e 221 del percorso guariti. I positivi sono 2, uno della provincia di Pesaro Urbino e uno della provincia di Ancona“.

In tutto dall’inizio dell’epidemia sono 6747 le persone colpite dal Coronavirus nelle Marche  su 69736 campioni testati totali.

Dopo il brusco  aumento  dei contagi del 4 maggio per altro motivato dal fatto che tale dato relativo ai tamponi raggruppava casi del 29, del 30 aprile, dell’1 e del 2 maggio, i valori sono molto vicini all’azzeramento delle nuove diagnosi. Nel mese di maggio e nei primi giorni di giugno gli incrementi giornalieri hanno oscillato dallo 0,00% al 3,42% segno che il contagio ha perso  vigore.Altri segnali significativi  di una tendenza positiva vengono  dal numero di dimessi/guariti che cresce di giorno in giorno e dal calo di terapie intensive e nuovi ricoveri.Siamo sulla strada giusta, ma bisogna continuare a rispettare le regole affinché si possano avere risultati sempre più confortanti.

Si ricorda che è attivo il Numero Verde 800 936 677 della Regione Marche per informazioni sull’emergenza Covid-19.

Liste di attesa: ripristino delle agende (prenotazioni e presa in carico) e  rimessa in opera delle liste di garanzia

Nella fase della graduale ripresa delle normali attività sanitarie nelle Marche, dopo i lunghi e difficili mesi della pandemia, il primo obiettivo del sistema sanitario è quello di limitare al massimo i disagi per gli utenti che devono accedere alle prestazioni finora sospese e che comprensibilmente sono in difficoltà di fronte ad alcune criticità che si verificano nei primi giorni della ripartenza. In questo primo periodo di ritorno alla normalità è altissima l’attenzione verso tutte le difficoltà che si possono manifestare e quindi il sistema si sta predisponendo per ripristinare velocemente gli spazi e le prestazioni, con l’ulteriore imprescindibile onere di riorganizzare tutti i percorsi all’interno delle strutture per garantire la massima sicurezza sanitaria ai cittadini utenti e agli operatori: accessi verificati, percorsi separati, sale di attesa con presenze ridotte, sanificazione. Come in pandemia, anche per il ritorno alla normalità il metodo è quello di anticipare i bisogni, per dotarsi nel minor tempo possibile dei migliori strumenti disponibili. In quest’ottica è in programma per i prossimi giorni la messa a punto di misure straordinarie, un ulteriore sforzo, per velocizzare l’intero percorso. A partire dalla flessione della curva dei contagi, da fine aprile, l’impegno delle aziende del Servizio sanitario regionale si è concentrato sul ripristino delle agende (prenotazioni e presa in carico) e sulla rimessa in opera delle liste di garanzia che in questi giorni si sta sperimentando sul campo.

Si è scelto di non procedere in modo burocratico con la semplice “rimessa in coda” delle richieste, ma di rivalutare le singole situazioni per garantire a ciascuno il servizio nei tempi e nelle modalità più appropriati.

Nel corso dell’emergenza COVID la Regione ha garantito a tutti i cittadini gli accessi alle prime visite ed esami diagnostici strumentali urgenti (categoria U, da eseguire in 72 ore) e brevi (B, 10 giorni), mentre erano state sospese le prestazioni di tipo D (30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami diagnostici) e le P (visite ed esami da effettuare entro 180 giorni). A fine aprile si è stabilito di riattivare a partire da giugno le prestazioni di tipo D e P, insieme con il percorso di presa in carico previsto dalle delibere di giunta regionale per le patologie croniche. Si è quindi richiesto ai professionisti (cardiologi, oncologi, neurologi, ecc.), di richiamare i propri pazienti i cui follow-up, se non urgenti, erano stati sospesi nella riprogettazione dei servizi attuata per far fronte all’emergenza. La decisione è stata assunta dai tecnici della sanità e dal Gores di concerto con le direzioni generali aziendali degli enti del Servizio sanitario regionale e con le principali organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale.

Aggiornamento Gores ore 12.00

Il numero di dimessi o guariti sale a 4681

Andiamo ad analizzare il bollettino che  il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie ha fornito  ,oggi,8 giugno 2020,a metà giornata, sui dati relativi alla situazione dei contagi e dei ricoveri nelle Marche .

Sale  a 4681 (ieri 4595)  il numero di persone guarite o dimesse dagli ospedali marchigiani  nell’ambito dell’emergenza Coronavirus.

43 sono i  ricoverati (come ieri ) ,di cui 2 in terapia intensiva   (come ieri ) , 1 in semi-intensiva  (come ieri ) ,24 area post-acute  (come ieri ) ; i pazienti  in reparti non intensivi sono  16  (come ieri  ).

I casi riscontrati positivi ai test sono 6747 su 69736  casi diagnosticati,  di cui 1032 isolati in casa.

Le persone  isolate in casa per contatti con persone positive al Covid-19  sono  1507 (536 con sintomi e 971 asintomatici) .In isolamento in casa 144 operatori sanitari.

Del totale dei casi positivi 1873  (ieri 1872), si riferiscono alla provincia di Ancona, 2752 (ieri 2751 ) a quella di Pesaro-Urbino ,1127 (come ieri )  alla provincia di Macerata, 470 (come ieri ) a quella di Fermo, 290 (come ieri)  a quella di Ascoli Piceno .Il servizio sanitario regionale delle Marche segue anche 235 (come ieri ) , casi fuori regione.

La provincia di Pesaro Urbino continua ad essere la più colpita dall’inizio del contagio . La  provincia di Ascoli Piceno,dove non si registrano nuovi casi da 23 giorni, si dimostra invece in assoluto la meno colpita di tutta la regione Marche.

Il grafico sulla distribuzione dei casi positivi per Provincia

Aggiornamento Gores ore 18.00 sui decessi

Il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore è deceduta una persona  nelle Marche.

Ricordiamo che le   morti correlate al Coronavirus dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono  992 così ripartite nelle varie province:

525 persone erano domiciliate nella Provincia di Pesaro-Urbino,215 in quella di Ancona, 166 in quella di Macerata, 65 in quella di Fermo ,13 in quella di Ascoli Piceno e 8 erano residenti in altre regioni.

L’età media dei deceduti è di 80,5 anni;il 94,9% soffriva di patologie preesistenti.