Castelfidardo, “Inchiostro Marchigiano” dal 6 all’8 marzo 2020

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CASTELFIDARDO – Il 6 marzo riparte la rassegna letteraria e mostra mercato “Inchiostro Marchigiano” a Castelfidardo.  L’Auditorium S. Francesco, che ospita la rassegna, è un edificio risalente al XIII Secolo, ampliato nel XVI Secolo, con l’attuale chiesa – sconsacrata – che risale a un secolo più tardi a opera di Francesco Maria Ciaraffoni, architetto anconetano allievo del Vanvitelli. Decorata con stucchi e colonne corinzie, ospita quattro statue in gesso rappresentanti i Dottori della Chiesa (Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Gregorio Magno e San Girolamo), mentre la pala raffigurante l’Immacolata Concezione è opera del pittore romano Agostino Masucci. Pregevole l’organo di Gaetano Callido risalente al XVIII Secolo.
Èdi.Marca – Associazione editori marchigiani partecipa e sostiene l’evento con i libri degli editori associati e con diverse presentazioni. Il programma è fitto di eventi, tra presentazioni, firmacopie e laboratori di scrittura. Segnaliamo alcuni appuntamenti che vedranno protagonisti autori emergenti degli associati:

Venerdì 6 marzo sarà la volta di Andrea Ansevini con “Oltre la porta”, edito da Le Mezzelane; a seguire Franco Duranti con “La moglie di mio padre”, di Seri editore; e in chiusura Maurice Béraudy con “Il gatto con la coda rotta, di Giaconi editore;

Sabato 7 marzo vedremo sul palco Matteo Cingolani con “Insania. Gioco mortale”, di Ventura edizioni; di seguito Alessandra Perugini con “L’anello”, di Giaconi editore; e infine Rita Angelelli e Antonio Lucarini con “Riflessi di morte” terzo episodio della serie “Alle cinque del mattino”, edito Le Mezzelane.

Domenica 8 marzo si concluderà la rassegna con F. Monaco e il suo “Ormoni e limoni”, per Ventura edizioni.
L’editoria marchigiana e le iniziative culturali vanno sostenute, soprattutto in un periodo come questo che stiamo vivendo, con lo spettro del Covid-19 sulle spalle. È un’esperienza collettiva di crescita culturale e del territorio, di condivisione, affinché la lettura entri nelle case di tutti e crei un momento di distacco dalle brutture del mondo.