CAMPOFILONE (FM) – La Biblioteca Titta Bernardini si presenta al pubblico con un virtual tour capace di indugiare tra le sue affascinanti sale. Un lavoro che preannuncia una serie di iniziative dedicate al suo particolare patrimonio; non solo libri, ma anche fondi fotografici, archivistici e discografici davvero rari e di considerevole importanza. Da sottolineare soprattutto la parte discografica che raccoglie le incisioni del suo fondatore Titta Ruffo (Pisa, 9 giugno 1877 – Firenze, 5 luglio 1953).
Fu proprio il grande baritono pisano Titta Ruffo a costruire il primo nucleo, all’inizio del Novecento, di questa raccolta formata da testi teatrali e letterari, italiani e stranieri, di cui era appassionato lettore e collezionista. Quasi tutti portano ex libris con il suo nome, molti quelli glossati con la dedica degli autori, tante le edizioni di pregio.
Tutta la biblioteca passò all’amato figlio Ruffo Titta Jr. che da appassionato bibliofilo continuò a far crescere la biblioteca paterna appoggiandosi a bibliotecari ed esperti per la catalogazione, la classificazione e la stesura delle schede, così da trasformare una privata raccolta di famiglia in una vera biblioteca destinata alla conoscenza e alla consultazione.
Un patrimonio trasferito da Roma al palazzo di proprietà nel centro storico di Campofilone (FM).
La crescita della biblioteca non si arresta e al già ricco patrimonio si è aggiunto il fondo librario di Paolo Ruffo Bernardini tutto dedicato al mare.
La stretta collaborazione con la Biblioteca civica Romolo Spezioli di Fermo e quindi l’adesione al Sistema Bibliotecario regionale ha consentito di riversare l’intero catalogo in digitale consultabile online sulla piattaforma BiblioMarcheSud collegata al Servizio Bibliotecario Nazionale.
L’attività della Biblioteca Titta Bernardini non si ferma, e oggi si lavora per la digitalizzazione di alcune “rarità” che saranno messe a disposizione gratuitamente online.
Di pochi giorni fa l’uscita in e-book gratuito de “La mia Parabola. Memorie” autobiografia di Titta Ruffo del 1937 che ha conquistato gli appassionati del bel canto di tutto il web con grandi apprezzamenti per l’iniziativa (il libro in versione e-book è consultabile e scaricabile dal sito ufficiale: www.tittaruffo.com).
A questo primo passo ne seguiranno altri – con una chicca in prossimità del Natale – che si accompagnano all’apertura al pubblico, previa prenotazione, per la consultazione e lo studio del patrimonio della Biblioteca in un ambiente familiare, caldo, in cui ci si sente subito accolti in casa e si è spontaneamente attirati dai volumi della Biblioteca Titta Bernardini.
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