Il sindaco di Pesaro al convegno di Ferrovie dello Stato e Anci

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Ricci  a Roma  ha illustrato i progetti della nuova stazione e l’arretramento della ferrovia

PESARO – Intervenuto al convegno organizzato da Ferrovie dello Stato Italiane e Anci, a Roma, il sindaco Matteo Ricci illustra i due progetti di rigenerazione urbana «importanti e realistici», che cambieranno il cuore della città. «Pesaro è la dimostrazione concreta che da parte di FS c’è una predisposizione a ragionare in termini strategici nuovi – spiega – e a tenere insieme le esigenze della mobilità su ferro e quelle di rigenerazione urbana».

Il primo progetto illustrato da Ricci è la ristrutturazione della Stazione della Capitale Italiana della Cultura 2024. «Si tratta di una riqualificazione legata al primo Bando Periferie (2016), che ha individuato in quella zona la maggiore esigenza di rigenerazione urbana. Un esperimento in atto che sta andando molto bene e che dimostra concretamente la predisposizione di FS a lavorare con le Amministrazioni».

Il secondo esempio «di ottima collaborazione tra Pesaro e FS, che riguarda la rigenerazione urbana e può cambiare un pezzo del versante adriatico, è l’arretramento di una parte dell’attuale ferrovia». Un progetto realizzabile grazie ai fondi della Legge di Bilancio dello scorso anno, rivolti all’ammodernamento della tratta ferroviaria Bologna-Bari: 5 miliardi in totale, di questi 1,8 dedicati al tratto marchigiano di Pesaro e Fano.

«In questo caso abbiamo incrociato due esigenze: da una parte quella di FS di velocizzare, dall’altra consentire alle due città di trasformare gli attuali binari in una lunghissima green line: un’infrastruttura del benessere dedicata al trasporto pubblico locale elettrico, biciclette, mezzi elettrici». Con lo spostamento della stazione di pochi chilometri da quella attuale, «Pesaro potrà concretamente intercettare le merci. Un progetto che tiene insieme esigenze strategiche nazionali con esigenze di rigenerazione urbana».

Complessivamente, conclude Ricci: «sono due “esperimenti” che possono essere da esempio per i comuni che vogliono trasformare e rivoluzionare le città, seguendo quella che è la visione complessiva del Paese, che deve essere sempre più sostenibile».