San Severino, Coronavirus: chiesta una struttura da campo all’esterno dell’Ospedale

66

Il sindaco chiede che venga installata una struttura a beneficio di pazienti, che si sospetta possano essere contagiati dal Covid-19, in modo che non entrino in contatto con altri degenti

SAN SEVERINO MARCHE – Una struttura da campo destinata ai pazienti che si sospetta possano essere contagiati dal Covid-19, per non farli entrare in contatto con gli altri degenti, da posizionarsi all’esterno dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”, magari servendosi dell’ampio parcheggio.
La richiesta, indirizzata al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, al direttore dell’Asur Marche, Nadia Storti, a quello dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, e all’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, è stata inviata nei giorni scorsi dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
“Tale struttura esterna – sottolinea il primo cittadino settempedano – costituirebbe un filtro ed eviterebbe, nell’eventualità di un contagio anche involontario, l’interruzione dei servizi resi ai pazienti già ricoverati all’interno della struttura. Inoltre potremo pensare a creare posti letto, sempre all’esterno, per persone infette”.
Nella missiva, inoltre, il sindaco Piermattei chiede di provvedere alla sanificazione della intera struttura così come avvenuto nella casa di riposo “Lazzarelli”.
“Gli ospiti di quest’ultima – sottolinea in proposito il primo cittadino settempedano – quotidianamente fanno uso delle strutture ospedaliere. Si tratta di 85 anziani con varie patologie che potrebbero venire in contatto, anche involontario, con pazienti Covid-19 e non vogliamo che si ripeta quanto sta già accadendo anche in altre strutture per anziani della nostra regione”.
Quanto alla situazione all’interno del presidio ospedaliero “Bartolomeo Eustachio”, in queste ore il sindaco ha ricevuto una prima risposta dal direttore generale dell’Asur Marche dove si legge che “al momento non ci sono casi di Covid-19” tra i ricoverati. Una rassicurazione importante dopo che proprio nel nosocomio cittadino si era registrata una situazione d’emergenza dovuta al trasferimento qui di pazienti da altra struttura. “A tale evento – si legge nella nota dell’Asur – hanno fatto seguito le misure di verifica e contenimento. Sono stati effettuati tamponi sia ai pazienti che al personale e si è proceduto al trasferimento nella struttura dedicata ai pazienti positivi. La diffusione del virus Covid-19 determina anche il presentarsi di casi imprevedibili in ragione della possibilità di contagio da parte di soggetti asintomatici o in fase pre sintomatica”. La risposta del direttore dell’Asur Marche ha riguardato, infine, anche la sanificazione ambientale: “La sanificazione si basa sugli ordinari protocolli adottati in ambito ospedaliero. Ad ogni buon fine tutto il reparto e gli ascensori utilizzati dai pazienti sono stati sanificati. Il personale sanitario, sulla base delle indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nonché dal Gores, viene dotato di dispositivi di protezione individuale correlati al rischio biologico”.