Renata Rapposelli, test genetico sui reperti: integrazione di perizia su pc, cellulari e pen-drive

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ANCONA – Una perizia genetica, cui potrebbe seguirne una di tipo merceologico, oltre all’integrazione degli accertamenti sui dispositivi elettronici sequestrati. Altri esami tecnici verranno condotti su ordine del pm di Ancona Andrea Laurino nell’inchiesta per l’omicidio di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa il 9 ottobre dopo essersi recata a Giulianova (Teramo) a casa del marito Giuseppe Santoleri e del figlio Simone, e ritrovata morta il 10 novembre a Tolentino (Macerata) vicino al greto del fiume Chienti.

Sono in corso verifiche sul pc e su una pen-drive di Simone da cui potrebbero essere già emersi elementi utili per le indagini. Dopo l’autopsia, gli investigatori del Ris dei carabinieri hanno svolto esami sull’auto di Santoleri e prelievi vicino al corso del fiume per permettere al perito Giampietro Frison di svolgere alcune comparazioni. Ora si eseguiranno esami anche su cuscini, lenzuola e federe prelevati in casa degli indagati ma anche su fogli di carta trovati addosso al cadavere.