Recanati, esito conferenza sull’Annunciazione di Lorenzo Lotto

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L’evento, un viaggio nel tempo tra storia, arte, fede e cultura, si è tenuto il 25 marzo nell’ex granaio del Museo civico

RECANATI – Recanati, nel suo grande patrimonio artistico e culturale, vanta una delle rappresentazioni più importanti e originali dell’Annunciazione che porta il suo nome “Annunciazione di Recanati” il celebre dipinto di Lorenzo Lotto databile 1534 circa, olio su tela di dimensioni 166×114 cm custodito nel Museo civico Villa Colloredo Mels.

In occasione del 25 marzo in cui si celebra il momento dell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, il Comune di Recanati, in collaborazione con Iustissima Civitas, Missioni estere dei Cappuccini delle Marche, Associazione Cammino Lauretano e Sistema Museo ha organizzato la conferenza “L’Annunciazione nella tradizione recanatese: sette secoli di fede storia e arte”

“ Siamo custodi di storia arte e bellezza – ha dichiarato il Sindaco Antonio Braviabbiamo la fortuna di ospitare nel nostro museo civico un uno dei capolavori del rinascimento italiano che porta anche il nome di Recanati nel mondo. Un’ opera di Lorenzo Lotto, unica per l’originale impianto iconografico che nel giorno dell’Annunciazione ci ha permesso di ripercorrere la grande storia della nostra città, Recanati, intrisa di arte e fede.”

Una conferenza che si tenuta nell’ex granaio del Museo civico recanatese e che partendo dall’analisi del celebre dipinto del Lotto ha condotto i presenti in un affascinate viaggio nel tempo tra storia arte fede e cultura.

“Ringrazio gli studiosi intervenuti per le loro interessanti e puntuali relazioni che ci hanno dato uno spunto in più per apprezzare e ammirare la storia e la bellezza che abbiamo a Recanati. – Ha affermato l’Assessore alla Cultura Rita Soccio La cultura ha il potere di unire le diverse sensibilità e anche in questa occasione è stata una bella opportunità per lavorare tutti insieme con le Associazioni del territorio al bene comune della nostra comunità.”

Il Prof Marco Moroni già Docente di Storia Economica all’Università̀ Politecnica delle Marche e responsabile centro studi Acli Marche, ha illustrato la grande vivacità dell’ambiente mercantile di Recanati, nel 1500, con la sua importante fiera a cui partecipavano ogni anno tutti i principali mercanti italiani, dalmati e greci, luogo d’incontro di Lorenzo Lotto con i suoi committenti della Fraternità dei Mercanti. Una corporazione cittadina di cui si hanno molte notizie storiche grazie agli statuti dell’arte dei mercanti del 1269.

Il Consigliere comunale Simone Simonacci ha messo in rilievo gli aspetti legati alla fede e alla storia religiosa, data la lunga devozione mariana di Recanati che ha protetto e conservato la Santa Casa fino al 1586, quando Papa Sisto V con una bolla elevò Loreto a città.

Tutto accadde in quella camera che per secoli fu affidata alla custodia del popolo recanatese, meta di pellegrinaggi pubblici, organizzati dal Comune e dalle Confraternite.

L’evento straordinario e la devozione hanno alimentato nei secoli la committenza di numerose opere d’arte, la più celebre delle quali è senza dubbio l’Annunciazione di Lorenzo Lotto detta, Annunciazione di Recanati. Molte guarigioni miracolose nella storia hanno confermato la sacralità della Santa Casa e la veridicità della traslazione. Per secoli la Repubblica di Recanati e il suo popolo hanno vegliato e difeso questo luogo straordinario.

La Prof .ssa Marta Paraventi, storica dell’arte ha contestualizzato l’Annunciazione di Lorenzo Lotto nella produzione coeva dell’artista focalizzandosi sull’indagine dal punto di vista iconografico e simbolico attraverso confronti con altri dipinti di analogo soggetto ma anche celebri sculture come quella di Andrea Sansovino del rivestimento marmoreo della Santa Casa di Loreto.

Partendo dalla fonte dell’opera ovvero il Vangelo di Luca, la Paraventi ha illustrato capolavori fiamminghi precedenti, come quelli di Dieric Bouts e di Tiziano, a cui Lorenzo Lotto si ispira per la sua personale visione dell’Annunciazione.

L’ unicità del dipinto recanatese è rappresentata dall’espressione tenera, sincera, ingenua di Maria, una ragazza colta e investita di un compito più grande di lei, raffigurata non come futura Regina dei Cieli ma come una ragazza timida e spaventata.

Lorenzo Lotto è riuscito a raccontare il fatto evangelico dell’Annunciazione in modo diretto e immediato e nel contempo lo ha arricchito di particolari e simboli religiosi, esprimendone il significato più profondo.

“Nell’Annunciazione di Recanati – ha affermato la Paraventi – Lorenzo Lotto è riuscito ad umanizzare il sacro.”