Provincia Macerata, il saluto del presidente Pettinari ai dipendenti

71

MACERATA – Saluto del presidente ai dipendenti della provincia. Antonio Pettinari questa mattina ha incontrato una parte del personale (nel rispetto della normativa anti-covid19) nella sala consiliare per portare il proprio ringraziamento per il lavoro svolto negli anni e per l’augurio di buone festività natalizie.

«Un grazie a tutti voi – ha dichiarato -. Il mio incarico termina questa settimana e posso dire di lasciare una Provincia molto più convinta e consapevole della sua importanza e della sua forza; un’Amministrazione che dialoga con tutte le Istituzioni e che è capace di essere un interlocutore credibile del territorio. Nell’ultimo periodo sono arrivate numerose risorse su tutti i settori: sta a voi ora rendere questi finanziamenti dei progetti che diventeranno cantieri e quindi opere pubbliche: vi aspetta una sfida imponente che saprete portare avanti».

Un discorso commosso quello di Pettinari, legato alle persone e all’amore per il territorio.

«Il primo pensiero che mi sento di esprimere è il regalo che ho ricevuto per tutto questo tempo in cui ho lavorato per l’Amministrazione provinciale: ovvero il rapporto umano con i dipendenti, gli amministratori e i massimi rappresentanti delle nostre Istituzioni. È stato un arricchimento straordinario di rapporti che si sono poi consolidati negli anni, anche al di fuori dei ruoli ricoperti. Conoscenza e amicizia instaurate con moltissime persone, alcune purtroppo non ci sono più e desidero ricordarle: i due presidenti Nicola Mancioli e Luigi Sileoni, il vice presidente Evaristo “Nazareno” Acquaroli, Beppe Zamponi, Angelo Giovannetti, a cui ho deciso di intitolare una sala a Palazzo degli Studi, Alberto Gigli, Pasquale Queto e altri. Dolorosa e traumatica la scomparsa quest’anno di Massimo Bonfigli, Federica Ciuffetti e Simona Palanca.

L’altra cosa che porto con me è il ricordo del primo giorno in cui, a 36 anni, entrai in questa sala per la prima volta, in qualità di consigliere neoeletto. Provai una grande emozione, legata anche a un forte senso di responsabilità come rappresentante della nostra comunità. In tutti questi anni si sono succedute svariate vicende, a partire dalla riforme dell’Ente, la legge 142/90, la 81/93 e il Testo Unico del 2000 fino a quelle che misero a rischio anche il funzionamento stesso delle province. Con Monti ci fu il pericolo dell’accorpamento, poi il patto di stabilità che non ci permetteva di spendere i soldi in cassa, quindi la Delrio, che ha sottratto funzioni e risorse e che il referendum di 5 anni ha bocciato. Nonostante tutto questo siamo riusciti a salvaguardare i posti di lavoro e a mantenere le proprietà immobiliari. Tra le difficoltà anche i due terremoti e la pandemia. Una cosa è certa: ho sempre perseguito il bene di tutti con una visione unitaria della nostra provincia. Nei tanti ruoli ricoperti nella mia esperienza politica, compresi gli anni in cui ero capogruppo di minoranza, ho avuto un atteggiamento costruttivo per il bene del territorio, mai estraneo, ma inserito nelle decisioni che il Consiglio provinciale doveva assumere. Emblematico l’impegno per il PTC – Piano Territoriale di Coordinamento – discusso nel 1999 che, con il sostegno dalla maggioranza dei Comuni si riuscì a modificare numerose norme di attuazione. Ma il lavoro che ho profuso è andato in tutte le direzioni, dalla grande viabilità alle strade, dall’ambiente alle scuole».

I dipendenti, tra i presenti i dirigenti Luca Addei, Maurizio Scarpecci e Carla Scipioni, hanno poi consegnato tramite il segretario Silvano Marchegiani alcuni regali per il Presidente come segno di stima e riconoscimento per il ruolo assunto.

Saluti finali con augurio da parte di Pettinari: «Che sia un anno di rinascita e superamento della pandemia».