Pesaro vince il Bando ‘Città che legge’

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Il Comune ottiene un finanziamento di 50.000 euro dal Cepell : un ulteriore passo avanti per una città che crede nella lettura come strumento di civiltà

PESARO – Pesaro è città che legge: ora più che mai, ora con più forza e orgoglio.
La notizia è appena arrivata: il Comune ha vinto il bando 2018 promosso dal Cepell (Centro per il Libro e la Lettura), istituto autonomo del MIBACT, per la ‘Realizzazione di attività integrate di promozione del libro e della lettura’. La vittoria porta con sé un frutto molto concreto: un finanziamento di 50.000 euro per realizzare il progetto proposto dall’Amministrazione. Il bando nazionale – scaduto lo scorso 3 ottobre – ha premiato i primi 5 arrivati per ogni fascia di città prevista: Pesaro rientra nella tipologia da 50 a 100.000 abitanti. Accanto a noi a pari merito, Fano, a dimostrazione di un territorio capace di stare ai vertici nazionali quando si parla di cultura, e di lettura più in particolare.

Così l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini: ‘Siamo molto contenti del risultato di un vero e proprio gioco di squadra, grazie al quale potremo raccontare, mappare, mettere in rete e fare conoscere meglio a tutti i cittadini – ma anche ai visitatori e turisti – le opportunità che il territorio offre sulla lettura, a partire dai servizi comunali, biblioteche e non solo, fino alle librerie, le attività associative e tutti quanti, privati o terzo settore, concorrono a fare di Pesaro davvero una ‘città che legge’ ai vertici nazionali’.
Il progetto di Pesaro – ‘Patente e libretto! Favorisca la lettura! – è stato elaborato da un tavolo tecnico composto da diversi partner che hanno sottoscritto il Patto di Lettura con il Comune, con il coordinamento dell’Assessorato alla Bellezza e la partecipazione degli Assessorati alla Crescita e alla Solidarietà.

Il progetto vuole promuovere la lettura quale elemento identitario della città (la lettura va così ad affiancare altri valori connotanti già sedimentati come la vocazione alla musica grazie al riconoscimento Unesco ricevuto nel 2017) e creare una rete strutturata di soggetti diversi centrata su condivisione, collaborazione e reciprocità, capace di generare un sistema lettura che sia attivo nelle sedi ‘istituzionali’ (come le biblioteche) ma anche in luoghi più agili e informali. Tutto ciò, affidando un ruolo centrale al lettore, con un’attenzione speciale alle categoria svantaggiate.
La vittoria del bando rappresenta davvero un risultato ‘corale’ perché tutto il lavoro fatto in questi anni in termini di promozione della lettura e dei libri è stato possibile grazie alla collaborazione tra biblioteche, scuole, associazioni, librerie, istituzioni e l’Amministrazione comunale, tutti uniti nel pensare che leggere fa bene, migliora la qualità della vita e rende una comunità più civile.