Pesaro, sottocritto il Manifesto della comunicazione non ostile

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La città ha aderito al progetto di sensibilizzazione ed educazione contro l’ostilità delle parole online e offline

PESARO – Sempre attento alle tematiche legate alla comunicazione, il Comune di Pesaro ha sottoscritto il Manifesto della comunicazione non ostile: la ‘carta’ messa a punto dall’associazione non profit Parole O-Stili che sintetizza i dieci principi essenziali per migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in rete, e non solo.

L’adozione del Manifesto con una delibera di Giunta Comunale rappresenta un ‘piccolo’ atto di civiltà ma carico di valore visto che sempre più nell’era attuale ‘si è ciò che si comunica’ (articolo 2 del Manifesto); è bene ricordare che le parole sono importanti, hanno conseguenze (articolo 6 del Manifesto) e hanno il potere enorme di essere un ponte o, al contrario, motivo di scontro e violenza. Instaurare un dialogo ‘non ostile’ è quindi il primo vero presupposto per la partecipazione civica. Con la sua adesione Pesaro è in buona compagnia: nel sito ufficiale www.paroleostili.it sono consultabili gli oltre 300 comuni italiani che hanno adottato ufficialmente il decalogo di Parole O_Stili.

Ecco i 10 punti del Manifesto che è stato declinato per diversi ambiti (politica, pubblica amministrazione, aziende, infanzia, sport, scienza e inclusione):

1.Virtuale è reale

2.Si è ciò che si comunica

3.Le parole danno forma al pensiero

4.Prima di parlare bisogna ascoltare

5. Le parole sono un ponte

6. Le parole hanno conseguenze

7. Condividere è una responsabilità

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare

9. Gli insulti non sono argomenti

10. Anche il silenzio comunica

Nato nel 2016, Parole O_Stili è un progetto di sensibilizzazione ed educazione contro l’ostilità delle parole online e offline che si pone l’obiettivo di ridurre, arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi. La prima edizione di Parole O_Stili si è svolta nel 2017; in quell’occasione è stato presentato e firmato il Manifesto della comunicazione non ostile.