Pesaro, al parco Miralfiore la piantumazione del Ginkgo biloba

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Questa mattina la messa a dimora dell’albero della pace alla presenza degli studenti

PESARO – Si è svolta oggi, lunedì 22 novembre 2021,  al parco Miralfiore di Pesaro , la cerimonia di piantumazione di un Ginkgo biloba, l’“albero della pace”,nato dai germogli di “hibakujumoku” recuperati dalla Green Legacy Hiroshima Iniziative dopo la  distruzione della bomba atomica di Hiroshima.I semi della pianta sono stati affidati alla città dalla PEFC Italia e dall’associazione “Mondo senza Guerre e senza Violenza”.

È un messaggio di pace «pronto a crescere insieme ai piccoli e grandi frequentatori del parco», quello rappresentato dal gingko biloba piantato oggi al Miralfiore. «Un dono bellissimo che ci è stato fatto e che riportiamo oggi alla città, nel giorno di Santa Cecilia e a conclusione della Giornata nazionale dell’albero» ha detto il vicesindaco Daniele Vimini prima di ricordare il valore simbolico della pianta ai tanti studenti presenti al parco: «Qualche anno fa ho avuto l’opportunità di visitare Hiroshima e ammirare uno scatto che mostrava la resilienza del gingko biloba: nella foto era l’unico essere vivente superstite alla distruzione della bomba atomica. L’augurio è che i piccoli di oggi possano diventare custodi di questo albero e del messaggio di pace, speranza e tenacia che rappresenta».

Un simbolo arrivato in città grazie alla proposta di Vittorio Boiani, 90enne pesarese amante della natura e del verde, che ha ricordato ai bambini, «Dal Sol levante la lontana terra, prezioso dono è giunto fino a noi. Qui crescerà e farà fiori e frutti, per dispensare amore per la vita», prima dell’intervento fatto dal piccolo Angelo Gualandri de “La voce dei libri”, che ha letto un passaggio de “L’albero” di Shel Silverstein.

A partecipare alla piantumazione, anche Giuliana Ceccarelli, assessora alla Crescita e Gentilezza, i consiglieri comunali Luca Pandolfi, Giampiero Bellucci e Tomas Nobili, il presidente del Quartiere 10 Sami Tayeb e Andrea Fazi, esperto scientifico e ambientale che ha curato la pianta spedita in Italia a maggio, uno degli esemplari dei noti “hibakujumoku” recuperati dalla Green Legacy Hiroshima Iniziative, dopo la distruzione della bomba atomica.