Pesaro, il “SI” di Ludovico Zacconi di Trebbiantico

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Mercoledì 11 giugno 2025 a Villa Cattani Stuart un convegno e un concerto dedicati al frate agostiniano e musico Ludovico Zacconi di Trebbiantico

PESARO – Sono passati 470 anni, dalla nascita del frate agostiniano e musico Ludovico Zacconi di Trebbiantico, che tra il 500 e il 600, ha vissuto due vite parallele, ecclesiastica e musicale, con un lavoro teorico musicale che offre moltissimi spunti a chi ha voglia di ripercorrerne le tappe.

Villa Cattani Stuart ha pensato di celebrare Zacconi nella sua Trebbiantico, proprio nel giorno del suo compleanno, l’11 giugno, ospitando un convegno, alle ore 18, e un concerto, alle 21.15, dedicati alla sua figura e pure all’importante contesto storico in cui è vissuto.

Dichiarazioni

Per Alessandro e Federico Tomassini di Villa Cattani Stuart è una data importante per tutto il nostro territorio che andrebbe celebrata ogni anno: «Il nostro è un piccolo borgo di origini romane e ha la sua importanza storica. Per questo vorremmo dare continuità a questo evento, trasformandolo in un appuntamento annuale. Abbiamo condiviso questa idea con il Quartiere e con Willem Perik, direttore del festival Musicae Amoeni Loci che ha subito colto l’occasione per organizzare una giornata intensa e molto interessante sia dal punto di vista dello studio che della musica».

L’assessore alla Cultura del Comune di Pesaro, Daniele Vimini ha sottolineato poi  come uno degli elementi della nomina di Pesaro a Città della Musica Unesco sia stato proprio quello di non soffermarsi solo sulla figura di Rossini, «ma di ampliare lo studio e la ricerca anche ad un contesto storico ricco di spunti che rendono il nostro intero territorio una fucina di personaggi che avevano importanza e fama già fin dalle origini della musica stessa. Zacconi, così come Petrucci e Guido D’Arezzo sono ulteriori elementi di prestigio, patrimonio da salvaguardare anche per le prossime sfide europee come quella del 2033».

Per Willem Perik, che da 22 anni organizza il festival di musica antica Musicae Amoeni Loci «questo evento è molto importante perché significa che il percorso del nostro festival lascia il segno e permette di ampliare e approfondire la conoscenza della musica antica. Ringrazio la famiglia Tomassini per questo interessamento che comprende la storia di questo borgo. Nella storia troviamo le nostre radici su cui costruire un futuro salvaguardando il nostro patrimonio culturale. Ogni anno il nostro festival promuove dunque la cultura musicale del territorio, scoprendo nuovi antichi maestri che hanno segnato la storia della musica locale e, come per Zacconi, anche quella internazionale, dimostrando che la nota “SI” non è solo l’ultima nota delle scala musicale ma può essere anche la prima…».

IL PROGRAMMA

Alle ore 18, il prezioso viaggio nel tempo, inizierà con Brunella Paolini, direttrice dell’Ente Olivieri, che si soffermerà sullo straordinario patrimonio costituito dai manoscritti di Zacconi conservati alla Biblioteca Oliveriana; Maria Chiara Mazzi, Musicologia al Conservatorio “Gioacchino Rossini”, offrirà un rapido sguardo sulla vita e l’opera del musicista, mentre Guido Arbizzoni, ex docente di Letteratura Italiana/ Filologia Italiana dell’Università degli Studi di Urbino, racconterà infine la Pesaro tra Cinquecento e Seicento grazie alla Cronaca e alla Autobiografia dell’autore.

Quante volte abbiamo sentito collegare la musica e la matematica? Spesso questo avviene in maniera impropria (si conta quando si suona…), mentre il collegamento tra le due scienze è molto di più e molto altro. Leibniz ha scritto infatti  che “la musica è l’esercizio matematico nascosto di una mente che calcola inconsciamente” e Mizler, un allievo di Bach, ha aggiunto “la musica è il suono della matematica”.

L’11 giugno, il percorso di musica e parole cercherà dunque di approfondire questa relazione e grazie a Zacconi, che si pone quasi a metà strada tra passato e presente, si potrà ragionare su come il rapporto tra musica e matematica possa passare dalla pura teoria (la formazione delle altezze e delle proporzioni) all’arte vera e propria, attraverso il gioco (i canoni).

Tutto questo in un itinerario dove dalle architetture matematico-musicali dei Fiamminghi si passa ai giochi matematici di Zacconi, che nei suoi Canoni Musicali” fa il punto della storia di questa particolarissima costruzione musicale, e approda infine a Bach, per il quale il canone è un cammino straordinario per passare dalla fisica della musica alla metafisica dell’arte.

Alle 21,15 infine , sempre nello splendido scenario di Villa Cattani Stuart, si potrà assistere al concerto che vedrà protagonista la musica polifonica del ‘600 e i canoni musicali da Zacconi a Bach, eseguito dall’ensemble vocale “La Flora” di Bologna, con Alida Oliva, Soprano, Angela Troilo, Contralto, Jang Chen, Tenore, Riccardo Bovina, Basso, diretti da Willem Peerik, al clavicembalo.

LA NOTA “SI” DI LUDOVICO ZACCONI DI TREBBIANTICO

Ore 18.00 ingresso libero (con prenotazione obbligatoria 347.7552274)

Conferenza nell’anniversario del giorno di nascita del musico, canonico

e storico Pesarese. In collaborazione con Ente Olivieri – Museo e Biblioteca Oliveriana

Relatori:

Brunella Paolini, direttrice dell’Ente Olivieri – Museo e Biblioteca Oliveriana

Guido Arbizzoni, docente in pensione di Letteratura Italiana/ Filologia Italiana dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino

Maria Chiara Mazzi, docente in pensione di Storia della Musica e Musicologia al Conservatorio Statale di Musica “Gioacchino Rossini” di Pesaro

Ore 21.15 (ingresso libero)

Concerto dell’ensemble vocale “La Flora” di Bologna

Con

Alida Oliva, Soprano

Angela Troilo, Contralto

Jang Chen, Tenore

Riccardo Bovina, Basso

Willem Peerik, direttore al clavicembalo

BREVE BIO DI LUDOVICO ZACCONI

Nato a Trebbiantico nel 1555, formatosi a Pesaro, musicista cantore in Europa, frate agostiniano tra Italia e Mediterraneo, Zacconi vive in un momento particolarissimo della storia della musica in cui tutto cambia tutto, un mondo nel quale la coesistenza tra l’antica teoria e la moderna pratica finiranno per far prevalere la modernità contro la tradizione. E fra’ Ludovico, grazie alla sua innata curiosità, indaga l’antico senza trascurare la contemporaneità, rende imperituri tecniche e materiali prima che il mondo li dimentichi per incamminarsi verso inesplorate destinazioni.