Paolo Cevoli: “Perchè non parli” sabato 10 ottobre a La Fenice di Senigallia

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Cevoli "Perchè non parli"SENIGALLIA – Sabato 10 ottobre, alle ore 21, il Teatro La Fenice di Senigallia ospiterà Paolo Cevoli e il suo “Perché non parli”. L’organizzazione è a cura di Marcheventi. Biglietti disponibili sui circuiti Ticketone.it, Ciaotickets.com e Vivaticket.it, il sabato e la domenica, dalle 17 alle 20, presso la biglietteria del Teatro La Fenice: primo settore numerato 28,75 euro – secondo settore numerato 23 euro – terzo settore numerato 20,70 euro. In tutti i settori sono presenti, per gli under 16 e gli over 65, biglietti ridotti a 17,25 euro.

Info: 366.9247904, www.marcheventi.com, Teatro La Fenice 0717930842, info@fenicesenigallia.it.

Ma in cosa consiste “Perché non parli”? Presto detto: Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione!”. Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggicandelabro.

Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio.

“Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!”. ‘Perché non parli’ è la terza commedia/monologo storica, scritta ed interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de ‘La Penultima Cena’ (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de ‘Il Sosia di Lui’ (la controfigura di Mussolini).