L’Orchestra Filarmonica Marchigiana suona Čajkovskij

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Quattro concerti, con la violinista Alexandra Tirsu, diretti da Alessandro Bonato, in programma il Concerto per violino e la Quarta Sinfonia. Prova aperta il 31 marzo a Jesi; concerti dal primo aprile a Jesi, Fabriano, Macerata e Ascoli Piceno

ANCONA – «L’introduzione contiene il germe di tutta la sinfonia, è il fato, la potenza del destino». Sono le parole di Pëtr Il’ič Čajkovskij riferite alla sua maestosa Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36, “piatto” principale del prossimo programma dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, dal titolo ČAJKOVSKIJ 4.
Sul palco con la FORM, la “colonna sonora delle Marche”, il suo Direttore Principale, Alessandro Bonato, e la giovane violinista di talento Alexandra Tirsu, insieme per questo concerto monografico dedicato al grande compositore russo, massimo interprete della cultura musicale russo-europea di fine Ottocento.
Quattro i concerti in cartellone, a partire dal primo aprile, con una prova aperta prevista al Teatro Pergolesi di Jesi, in programma alle ore 18 del 31 marzo, inserita nell’ambito della Stagione Sinfonica di Jesi e realizzata in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini. Una coinvolgente e istruttiva forma di approfondimento per conoscere, sotto la guida di Alessandro Bonato, i segreti di una delle opere più coinvolgenti del repertorio sinfonico.

Quindi i concerti previsti a Jesi venerdì 1 aprile, sabato 2 aprile al Teatro Gentile di Fabriano, lunedì 4 aprile al Lauro Rossi di Macerata e martedì 5 aprile al Ventidio Basso di Ascoli Piceno (in collaborazione con AMAT e Società Filarmonica Ascolana); tutti alle ore 21.
In programma due tra le opere più celebri e amate del compositore: il Concerto per violino e orchestra in re magg., op. 35 e la Quarta Sinfonia. La prima opera, composta nel periodo più fecondo della creatività del compositore (1878), è caratterizzata da un virtuosismo trascendentale, una grande energia, una calda, sincera espressività che, uscendo dagli schemi classici, riflettono coraggiosamente, senza reticenze, tutta la folle contraddittorietà dell’esistenza.
La Quarta Sinfonia è un vero e proprio “autoritratto in musica” dell’autore, realizzato con l’impiego di una tavolozza orchestrale di eccezionale ricchezza che ne tratteggia al vivo le aspirazioni, gli amori vissuti e sognati, le cadute negli abissi della disperazione, le folli risalite verso la felicità. È stata composta tra la fine del 1876 e l’inizio del 1878, periodo denso di avvenimenti contrastanti per Čajkovskij.
Alexandra Tirsu, considerata una delle migliori interpreti della sua generazione, è vincitrice nel 2021 dell’importante concorso internazionale ARD Competition. Alessandro Bonato ha al suo attivo un’esperienza da musicista che lo pone tra i giovani emergenti dell’attuale panorama musicale italiano, vincitore del 3° premio assoluto alla The Nicolai Malko Competition for young conductors 2018 (unico italiano selezionato su 566 candidati e il più giovane di tutta la competizione).