Macerata, il 20 maggio il convegno: “Nuove polarità urbane”

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Presso l’Auditorium della biblioteca  Mozzi Borgetti l’Amministrazione Parcaroli punta a  rilanciare il tema dei piani intercomunali

MACERATA – Il convegno, dal titolo “Nuove polarità urbane, tra rischi di marginalizzazione e opportunità di rigenerazione per un governo delle realtà “transfrontaliere” a 80 anni dalla legge sui Piani Intercomunali (1942-2022)”, si svolgerà venerdì 20 maggio, a partire dalle 16.30, presso l’Auditorium della biblioteca comunale Mozzi Borgetti in piazza Vittorio Veneto 2 a Macerata.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli, del presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi e del presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Macerata Vittorio Lanciani, sarà l’assessore all’Urbanistica del Comune di Macerata Silvano Iommi a introdurre il convegno.
Seguiranno le relazioni del dirigente dei Servizi Tecnici di Macerata l’ingegnere Tristano Luchetti, del dirigente del Settore Gestione del Territorio e Ambiente della Provincia di Macerata l’architetto Maurizio Scarpecci e del direttore della Scuola di Architettura e Design Unicam prof. architetto Massimo Sargolini.
Con questo momento di incontro l’Amministrazione vuole rilanciare il tema dei piani intercomunali già inserito nel programma amministrativo di mandato e negli obiettivi strategici assegnati agli Uffici Tecnico e Urbanistico. Il convegno sarà il primo di una serie di incontri che vedranno coinvolti studiosi, esperti del settore, forze sociali, economiche, culturali e politiche con l’augurio di avviare un processo virtuoso e condiviso di analisi e conoscenza delle problematiche irrisolte che da sempre affliggono le frazioni “transfrontaliere” con riflessi negativi anche sulla qualità di vita dei residenti.
L’obiettivo, dunque, è quello di arrivare a una copianificazione partecipata di queste “nuove polarità urbane” intercomunali, notevolmente cresciute più o meno spontaneamente dal secondo dopoguerra nei nostri fondovalle, cogliendo anche l’occasione dei profondi cambiamenti storici in atto che esigono una sempre maggiore integrazione e razionalizzazione delle scelte territoriali. È con questo spirito che sin dal primo incontro di approccio alla problematica, sono stati invitati anche i rappresentanti dei comuni confinanti con il capoluogo (Corridonia, Montecassiano, Montelupone e Pollenza).