ANCONA – Circa 39 minuti in meno per arrivare a Roma da Ancona. Sarà questo il principale risultato al termine degli interventi di potenziamento della tratta Orte-Falconara previsti dal documento programmatico condiviso tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Marche, Regione Umbria e RFI. L’atto approvato dalla giunta nei giorni scorsi è inserito, con una dotazione di 510 milioni di euro, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza varato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021.
“Parliamo di un miglioramento davvero importante – ha detto il presidente della Regione Francesco Acquaroli, oggi, nel corso di una conferenza stampa per illustrare il provvedimento -, di una infrastruttura fondamentale e molto attesa per i passeggeri e le merci sulla traiettoria Tirreno-Adriatico. L’opera avrà un impatto sulla quotidianità dei marchigiani che viaggiano in treno. Altrettanto importante il fatto che si avranno tempi certi: il 2026 è il termine fissato per il completamento dei lavori in virtù del suo inserimento del PNRR. Con questi interventi, insieme agli ulteriori miglioramenti che sono in via di progettazione sulla tratta Fabriano-Foligno, ridurremo ancora i tempi per restituire finalmente competitività ad un territorio che come ben sappiamo dal punto di vista infrastrutturale è penalizzato e di fatto isolato dal resto d’Italia. Un plauso per l’impegno va all’assessore Baldelli e ai Servizi che hanno centrato l’obiettivo”.
“Un cambio di passo fortemente voluto dalla giunta Acquaroli – ha proseguito l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli – . Dopo decenni di ritardi, ci siamo messi subito al lavoro sui dossier più importanti, come il gap infrastrutturale marchigiano, che può essere sanato solo mettendo a terra finanziamenti ingenti come quelli della Orte Falconara. Risorse ottenute grazie a questi sette mesi di intenso lavoro e di collaborazione con RFI e la Regione Umbria. In tutto si tratta di 657 milioni di euro per le Marche, di cui 510 dal PNRR. In momenti congiunturali sfavorevoli come questi, è essenziale saper cogliere le occasioni. Purtroppo chi ci ha preceduto non ha avuto una visione e non ha saputo pianificare lo sviluppo e la crescita e così, il centro Italia e le Marche, sono stati trascurati per troppo tempo. E’ nostra intenzione invece ricominciare a progettare recuperando il tempo perso. L’intervento che presentiamo oggi ne è la riprova”.
Interventi previsti nel medio termine:
nella tratta Falconara – Foligno:
– nel tratto tra Falconara e Castelplanio incremento della velocità fino 200 km/h (rispetto agli attuali 180 km/h fra Falconara e Jesi e i 150 km/h tra Jesi e Castelplanio), in tale tratto la configurazione della linea è già a doppio binario;
– nel tratto tra Castelplanio e PM228, RFI propone di realizzare un nuovo collegamento con configurazione a doppio binario, caratterizzato da velocità massima fino a 200 km/h e contestualmente un intervento di raddoppio in affiancamento della tratta PM228-Albacina;
– modifiche puntuali alle stazioni di Jesi Interporto e della relativa piattaforma intermodale (adeguamento a modulo 750 m) e di Jesi (adeguamento dei marciapiedi);
– Nel tratto tra Fabriano e Foligno, intervento sia di tipo tecnologico finalizzato alla velocizzazione della tratta, sia di tipo infrastrutturale “leggero” attraverso puntuali rettifiche di tracciato, nonché interventi mirati nelle stazioni di Gualdo Tadino e Nocera;
– Relativamente ai suddetti interventi di tipo tecnologico, RFI propone di effettuare l’upgrade del sistema di distanziamento e degli apparati di stazione. L’implementazione delle tecnologie per la velocizzazione sulle tratte prioritarie è compresa nel PNRR.
nella tratta Foligno – Terni:
– nel tratto tra Foligno e Spoleto incremento della velocità massima fino a 200 km/h con un intervento sia di tipo tecnologico, sia di tipo infrastrutturale “leggero” attraverso puntuali rettifiche di tracciato.
– nella tratta Spoleto-Terni approfondimento del raddoppio, partendo dalle valutazioni già effettuate nel progetto definitivo del 2013, e la possibilità di incrementare la velocità massima fino a 200 km/h.
Nella tratta Terni – Orte:
incremento della velocità fino 200 km/h con un intervento di tipo tecnologico che analogamente alle precedenti tratte consiste nell’effettuare l’upgrade del sistema di distanziamento e degli apparati di stazione.
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