Macerata, controlli Carabinieri: un arresto e tre denunce

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MACERATA – I servizi di controllo del territorio, messi in atto dai Carabinieri della Compagnia di Macerata e finalizzati a garantire l’ordinato svolgimento della vita sociale ed a contrastare qualsiasi forma di reato, continuano a dare i loro frutti.
E così tre distinte attività di servizio, svolte dai militari della Compagnia di Macerata, hanno portato all’arresto di un cittadino rumeno ed al deferimento di altre tre persone.
La prima operazione di servizio si è svolta nel primo pomeriggio dello scorso venerdì, quando i Carabinieri di Montecassiano, in collaborazione con la Stazione di Appignano, hanno rintracciato e tratto in arresto un 57enne di origini rumene residente proprio ad Appignano. L’uomo, condannato per maltrattamenti verso l’ex moglie – aggravati dal fatto che sono stati consumati alla presenza del figlio minore della coppia – è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, dovendo espiare la pena di due anni e due mesi di reclusione. Al termine del fotosegnalamento, lo straniero è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Fermo.
Una delle denunce in stato di libertà è la conseguenza di un sinistro stradale verificatosi il 10 febbraio u.s. a Cingoli. La scarsa illuminazione o una distrazione uno delle possibili cause alla base dell’investimento di una donna che quella sera percorreva a piedi quel Borgo Paolo Danti.
In quell’occasione l’uomo, che si trovava alla guida di una Volkswagen Passat, si è fermato subito dopo l’urto, ma poi è salito in auto ed ha continuato la marcia, omettendo di prestare i soccorsi alla 35enne di origini peruviane abitante in zona. La donna, soccorsa poco dopo da alcuni passanti e dal 118, è stata visitata dai medici dell’Ospedale di Cingoli ed ha riportato delle lesioni giudicate con una prognosi di sette giorni. La dinamica dell’investimento è stata ricostruita dai carabinieri della locale Stazione che, dopo un’indagine lampo, sono riusciti a dare anche un’identità all’investitore, denunciandolo all’Autorità Giudiziaria per omissione di soccorso a seguito di sinistro stradale con feriti.
Le altre due persone denunciate sono il risultato di un’attività di servizio svolta dai carabinieri di Mogliano, presso i quali è stata presentata una denuncia per truffa. Il fatto risale alla seconda metà del mese di gennaio u.s. quando un 44enne di origini rumene residente nella provincia di Fermo, si è rivolto a quel Comando denunciando di essere stato truffato nell’acquisto di un escavatore. La trattativa di compravendita è avvenuta attraverso una delle più famose piattaforme sociali e l’uomo è stato ingannato a corrispondere la somma di euro 2.800,00 per l’acquisto della macchina operatrice di cui necessitava per il suo lavoro. Dopo aver effettuato il bonifico dell’intera somma e ricevuta una falsa fattura emessa a nome di una ditta del settore, risultata poi totalmente estranea ai fatti, l’operaio non è venuto in possesso dell’escavatore e non è più riuscito a contattare il venditore. L’immediata denuncia ha permesso agli investigatori di attivare subito le indagini, che hanno portato all’individuazione di due persone, un 64enne ed un 51enne con precedenti penali. Le risultanze investigative sono state comunicate alla Procura della Repubblica di Macerata presso la quale i due uomini sono stati denunciati poiché ritenuti responsabili, secondo gli investigatori, di truffa, frode informatica e sostituzione di persona in concorso tra loro.

I Carabinieri di Macerata sottolineano che le informazioni vengono fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.