Libri: Alcide Pierantozzi presenta a San Benedetto “Tutte le strade portano a noi”

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Manifesto PierantozziSAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alcide Pierantozzi presenterà alla palazzina azzurra sabato 29 agosto alle ore 21,30 il libro “Tutte le strade portano a noi”. Conversa con l’Autore Filippo Massacci. Questo evento conclude la XXXIV edizione di Incontri con l’Autore organizzati da Mimmo Minuto in collaborazione con l’Associazione Culturale “I luoghi della Scrittura” e la Libreria La Bibliofila e con il Patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Alcide Pierantozzi ha esordito con il romanzo ‘Uno in diviso’ (Hacca 2006), molto apprezzato da critica e pubblico, da cui è stata tratta la graphic novel omonima (Tunué 2013). Ha scritto per Rizzoli i romanzi ‘L’uomo e il suo amore’ e ‘Ivan il terribile’. Nel 2012 ha partecipato all’antologia ‘Le cose cambiano’ (Isbn-Corriere della Sera), progetto contro il bullismo e l’omofobia. Scrive sceneggiature per il cinema e suoi articoli sono apparsi su “Rolling Stone” e sul “Corriere della Sera”.

IL LIBRO

È un fatto piuttosto frequente che un camminatore desideri accorciare il percorso. Non fatelo. Da questo viaggio ho imparato che ogni decisione presa per arrivare prima vi farà solo arrivare più tardi.

Mi sono messo in testa di percorrere la via Francigena a piedi con un gruppo di amici:quarantacinque giorni tra boschi secolari, valli disabitate e borghi suggestivi.Nella repentina decisione di attraversare l’Italia lungo le strade che vanno dal Gran San Bernardo a Roma e da Roma alla Puglianon ho fatto che richiamarmi al principio secondo il quale «camminando ci penserò».

A cosa?A tutto più o meno: lavoro, costumi, pochissima politica e piaceri. Mentre mi chiedo se davvero camminare apra la mente e vivifichi lo spirito,non mancano appuntamenti pianificati e incontri accidentali come in ogni on the road che si rispetti: contadini centenari e giovani che hanno scelto di vivere da eremiti, rockstar e artisti, ecclesiasti intransigenti e loschi malavitosi. Lungo la strada germogliano storie antichissime e struggenti che ci parlano da vicino, troppo conosciute da ognuno di noi per essere declinate al singolare.