Fano, perseguita l’ex compagna: divieto di avvicinamento per un 38enne

21

FANO – I Carabinieri della Stazione di Fano hanno dato esecuzione alla misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pesaro su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo di 38 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della ex compagna.
Gli accertamenti esperiti dai militari hanno permesso di ricostruire dieci mesi di gravi episodi di violenza psicologica, posti in essere dall’uomo ai danni della ex compagna, in alcuni casi avvenuti anche alla presenza dei due figli minori.
I Carabinieri hanno ricostruito i fatti ascoltando numerosi testimoni e documentando in maniera certosina i singoli episodi vessatori avvenuti, spesso consistiti in gravi minacce.
L’uomo, oltre ai ripetuti atteggiamenti di grave e reiterata violenza verbale a carico della donna, avrebbe dato sfogo alla propria ira, anche graffiando l’autovettura del nuovo compagno della vittima.
L’uomo, rintracciato dai militari, come da provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’obbligo di rispettare una distanza minima dalla vittima, ovunque si trovi, di almeno 500 metri; dovrà dunque ora difendersi dalle ipotesi di reato di: “maltrattamenti contro familiari o conviventi”, aggravato dall’aver commesso talune condotte alla presenza dei figli minori (previsto dall’articolo 572 del codice penale) e di danneggiamento di autovettura.

La Stazione Carabinieri di Fano, nell’ambito delle attività riguardanti il contrasto ai reati rientranti nel c.d. “Codice Rosso”, nei giorni scorsi ha eseguito due ordini di carcerazione nei confronti di un 50enne (resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati nel 2018, per i quali è stato condannato ad una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione), e di un 43enne (resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati avvenuti fra il 2016 ed il 2019, per i quali è stato condannato alla pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione).
Entrambi sono stati condotti presso il Carcere di Villa Fastiggi.