Progetto Dolce Vita Festival, Serra Sant’Abbondio capofila di 22 Comuni

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SERRA SANT’ABBONDIO (PU) – Attraverso la rete “Dolce Vita” il piccolo borgo di Serra Sant’Abbondio è diventato capofila, nelle Marche, di un progetto, che unisce 6 festival itineranti dalle Alpi agli Appennini e fra i due mari, Adriatico e Tirreno: Musicastrada, Entroterre, Suoni Mobili, Alte Marche, Adriatico Mediterraneo e Transumanza Fest.
La rete di ben 22 comuni, tra Marche, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Piemonte, coordinata da Dolce Vita, ha partecipato al bando del MIBACT Borghi in Festival, rivolto ai Comuni entro i 5000 abitanti.
Con la partecipazione al bando Borghi in Festival – che il Ministero ha promosso per favorire la rinascita e la rigenerazione culturale, turistica ed economico sociale dei piccoli borghi- Dolce Vita Festival concretizza l’idea del viaggio musicale e dello scambio di conoscenze dando luce ai più piccoli angoli nascosti e preziosi: Serra Sant’Abbondio, non ha caso, è stato scelto come capofila di un progetto a cui hanno anche aderito Frontone, Piobbico e Arcevia, tutti comuni che partecipano al festival Alte Marche, prodotto da Musicamorfosi con il contributo dell’Unione Montana del Catria e Nerone. Una presenza importante, quella delle Marche, nel progetto presentato, dove è stata coinvolta anche l’Associazione Adriatico Mediterraneo che fa parte della squadra con il Comune di Camerano e quelli del Consorzio Città Romana di Suasa (Castelleone di Suasa, Corinaldo e San Lorenzo in Campo).
Abbiamo accettato il gravoso compito di essere capofila di questo importante progetto perché crediamo che il tema della rigenerazione dei borghi attraverso la cultura lanciato dal MIBACT, sia una importante risorsa per i piccoli Comuni. – afferma il Sindaco di Serra Ludovico Caverni – Siamo entusiasti di aver messo insieme, grazie a Dolce Vita Festival, un progetto che riunisce i Borghi di mezza Italia, diversissimi fra loro ma che ospitano tutti festival musicali: potremo contare così su un pubblico che condivide una passione che il Dolce Vita Festival saprà mettere in scambio e in rete. Dopo questa pandemia i piccoli borghi hanno la possibilità di rilanciarsi come luoghi dove é possibile risiedere, lavorare, fare cultura e andare a scuola. Il tutto in modo sostenibile e senza rischio di assembramento. I piccoli borghi come Serra devono lavorare per trovarsi pronti ad ospitare i turisti e residenti che, appena sarà di nuovo possibile, affolleranno le realtà come le nostre. Come per altro già successo la scorsa estate”.
Aggiunge Saul Beretta, direttore creativo di Musicamorfosi, l’associazione del milanese che produce il festival Alte Marche “L’Italia è uno spettacolo che Dolce Vita Festival ha messo in rete, continua così l’impegno di Musicamorfosi a portare energia, contenuti, relazioni e progetti nei borghi delle Alte Marche di cui ci siamo innamorati”.
La rete Dolce Vita nasce con l’intento di far circolare esperienze e pubblico, stimolare coesione e socialità e può contare su oltre 60.000 mila spettatori a stagione; tutti festival che esistono da tempo e che insieme possono assumere un ruolo determinante per lo sviluppo economico-sociale delle proprie comunità tanto che, annunciano, il progetto sarà comunque realizzato anche nel caso che non fosse scelto e premiato dal Mibact.