CORINALDO – Oltre al minorenne, altre 7 persone sono indagate nell’inchiesta per la morte di sei persone nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. Si tratta, hanno spiegato i pm, dei tre titolari della società che gestisce la discoteca e dei quattro proprietari dell’immobile.
Intanto migliorano le condizioni di altri 4 dei 7 pazienti in codice rosso. Sono stati estubati e respirano spontaneamente. Per tre di loro le condizioni, seppur stabili, sono ancora critiche. La prognosi per tutti rimane riservata. Si tratta di pazienti che oltre al trauma hanno subito un periodo più o meno prolungato di asfissia le cui conseguenze andranno valutate nel tempo.
‘Da un concerto si esce senza voce, non senza vita’ – “Da un concerto si esce senza voce, non senza vita. Il Liceo Medi ricorda Asia, Emma, Benedetta, Mattia, Daniele, Eleonora”. E’ la scritta che appare su uno striscione appeso fuori del Liceo Medi di Senigallia, frequentato da Asia Nasoni, 14 anni, una delle vittime della calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. A scuola, spiega il dirigente scolastico Daniele Sordoni, c’è una psicologa che sta lavorando con la classe frequentata da Asia, la prima B.
“Lavorava sulla dichiarazione dei diritti umani e proprio oggi avrebbe dovuto presentare un lavoro. Ma anche altre classi sono segnate da questo dramma, c’erano compagni feriti anche di altre sezioni. Oggi sono tutti vestiti di nero, faremo due minuti di silenzio, ma questo è l’inizio di un percorso anche con docenti e genitori. Sul banco di Asia abbiamo messo dei fiori bianchi, oggi i ragazzi avranno completa libertà di sfogare il proprio dolore”.