Colli al Metauro, individuata dai Carabinieri una “baby gang”: un arresto e due denunce

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COLLI AL METAURO (PU) –  I carabinieri della Stazione di Colli al Metauro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Pesaro nei confronti di un 19enne, indagato per rapina aggravata dall’uso delle armi, sequestro di persona aggravato, atti persecutori e lesioni personali aggravate ai danni di un minore di anni 17, fatti commessi in concorso con alcuni minorenni.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Colli al Metauro sotto la direzione della Procura della Repubblica di Pesaro, hanno permesso di ricostruire come un ragazzo di 17anni fosse, sin dal marzo del 2021, vittima di ripetuti atti persecutori, per lo più sfociati in gravi aggressioni fisiche, commessi da una “baby gang”, e di accertare le relative responsabilità.
Le indagini prendevano avvio il giorno di Pasqua, 9 aprile 2023, quando i militari della Stazione di Colli al Metauro venivano informati dal compagno della madre del minore che quest’ultimo era stato poco prima rapinato del suo cellulare con la minaccia di una pistola (verosimilmente del tipo Glock), per poi essere malmenato da due coetanei a lui conosciuti; aggiungeva inoltre che in quel momento il giovane era in ospedale e che lui stesso si trovava in presenza di due presunti aggressori, uno dei quali minorenne.
Sul posto i militari, mediante l’escussione dei testimoni presenti, accertavano che poco prima era stata notata transitare un’Ape 50 di colore verde.
Gli accertamenti successivi, svolti tramite la visione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza urbana del Comune di Colli al Metauro, permettevano ai militari di accertare il passaggio di tale mezzo, sostato presso il parco solo per pochi minuti per poi ripartire.
Nel pattugliare nei giorni successivi le zone maggiormente frequentate dai giovani, i militari intercettavano il mezzo in questione, il cui conducente veniva identificato e ammetteva di aver partecipato ai fatti.
Dimesso dall’Ospedale il 17enne decideva di denunciare il tutto, riferendo di essere stato vittima da circa due anni di continui atti persecutori, commessi da alcuni giovani.
Inquietanti i particolari emersi nel corso della denuncia, rappresentativi di una lunga serie di gravi soprusi.
Le perquisizioni domiciliari, eseguite all’atto dell’esecuzione della misura, permettevano di rinvenire nella disponibilità del 19enne due pistole modello Glock ad aria compressa di libera vendita (complete di munizionamento a pallini di piombo e bombolette di gas necessarie allo sparo) – tra cui quella utilizzata in occasione della rapina, un passamontagna, e un p.c. risultato essere stato trafugato dalla scuola elementare “Lugli” di Colli al Metauro a cavallo dei giorni 22 – 26 aprile uu.ss..
Veniva rinvenuto inoltre ai margini della superstrada “Nuova Flaminia” in località Calcinelli il cellulare, completamente danneggiato, asportato alla vittima durante la rapina.