CAMERINO – La conoscenza della Flora vascolare italiana, contributi per le aree protette dell’Italia centrale ed il ruolo degli erbari sono state le tematiche al centro dell’incontro promosso nella giornata di venerdì dall’Università di Camerino e tenutosi in modalità telematica.
Nel corso della riunione è stato anche formalizzato l’accordo tra Unicam ed il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per la gestione del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino (CRFA), centro nato nel 2001 e gestito da UNICAM sin dalla sua fondazione.
Tra le attività di ricerca del Centro anche la realizzazione di un volume fotografico, recentemente pubblicato, sulla flora del Parco, che raccoglie 1863 foto delle 2655 piante censite, e che è stato presentato proprio stamattina. Si tratta del numero più alto rinvenuto in un parco nazionale europeo e di tutto il bacino del Mediterraneo.
Sono stati sottolineati anche i contributi sui riflessi conservazionistici che le conoscenze botaniche sviluppano e sul ruolo degli erbari. L’Università di Camerino ne può vantare due: uno presso la sezione di Botanica e uno presso il CRFA.