Violenza sulle donne, in 409 si sono rivolte ai Cav

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ANCONA – Sono 409 le donne che nel 2017 si sono rivolte ai cinque centri anti-violenza (Cav) delle Marche: nella metà dei casi (50,6%) gli autori delle aggressioni sono mariti, fidanzati e conviventi. Ma i dati forniti dal rapporto annuale del fenomeno, ha avvertito la presidente della Commissione Pari Opportunità Meri Marziali, sono solo “la punta dell’iceberg”. Il dossier è stato presentato nella prima parte della seduta aperta del Consiglio Regionale dall’assessore Manuela Bora (foto).

Dopo i saluti dal presidente dell’Assemblea Antonio Mastrovincenzo è stato proiettato il video “Credi in te stessa” che ha vinto il premio Rosato Actionaid. Oltre ai Cav, sono attive nella regione quattro case rifugio, una casa emergenza e due case di semiautonomia.

“Nelle Marche la violenza è prevalentemente domestica, avviene nell’ambito familiare e stanno aumentando i figli minorenni che assistono – ha detto Bora – E’ un fenomeno complesso, che nessuno può vincere da solo. Bisogna continuare a lavorare in rete e per prevenire”.