Urbino, all’Accademia di Belle Arti il corso “Welfare culturale. Nuove professioni per la formazione artistica”

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Dal 29 gennaio in partenza un corso aperto al terzo settore per creare nuove professioni artistiche

URBINO – L’Accademia di Belle Arti di Urbino inaugura nell’anno accademico 2024, in via sperimentale, un corso di formazione unico in Italia: “Welfare culturale. Nuove professioni per la formazione artistica”.

È la prima accademia ad offrire ai propri studenti la possibilità di sperimentare l’apertura ad un ambito professionale nuovo, che in Italia si sta ancora definendo e che all’estero vede già importanti applicazioni.

Sostenuto dall’Istituto urbinate, il corso offre l’iscrizione gratuita agli enti del terzo settore del territorio, per creare il necessario confronto tra l’ambito del volontariato culturale e l’alta formazione artistica. Realizzato in partenariato con l’associazione Auser della provincia di Pesaro e Urbino e con il CCW welfare cultural center di Torino, che garantisce la qualità della formazione e la creazione di un contesto concettuale comune tra gli ambiti coinvolti: un vocabolario condiviso, una serie di riferimenti e di buone pratiche che mirano a far lavorare insieme giovani artisti, operatori sociali e culturali.

Il corso, che partirà il 29 gennaio per concludersi il 5 aprile con un workshop, è curato dalla professoressa Antonella Micaletti.

Il direttore dell’Accademia urbinate, Luca Cesari, da sempre attento nel volgere l’attività dell’Istituzione di Alta Formazione artistica verso la terza missione, già dallo scorso anno ha promosso percorsi di formazione sul welfare culturale, come partner del CSV e dell’associazione Auser di Pesaro, sviluppando poi due progetti a Vallefoglia (Le storie ritrovate) e a Pergola (Pietre che cantano) che hanno coinvolto i cittadini, le associazioni, l’amministrazione, le scuole e gli artisti. Il corso è inserito e sostenuto dall’Accademia all’interno della progettazione d’istituto.

L’espressione welfare culturale indica un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale. Si fonda sul riconoscimento, sancito anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in uno studio rivoluzionario pubblicato a fine 2019, dell’efficacia delle attività culturali e creative come fattore di promozione del benessere individuale (dalla salute fisica alla soddisfazione per la vita) e della coesione sociale, per favorire l’accesso e lo sviluppo di capitale sociale, individuale e di comunità locale.

Sperimentato da almeno 30 anni, soprattutto nei Paesi scandinavi e anglosassoni, il welfare culturale presuppone la collaborazione interdisciplinare e l’integrazione di scopo fra sistemi istituzionali connessi alla salute, alle politiche sociali, alla cultura e creatività. In Italia il ricorso a pratiche di questo tipo sono numerose e in via di consolidamento negli ultimi due decenni.

Lo scopo che il corso si prefigge è quello di offrire agli studenti dell’Accademia di Urbino nuove prospettive professionali aprendo la loro visione creativa ad ibridazioni che abbiano ricadute sulle comunità.

Il percorso formativo – 5 incontri con lezioni frontali, ma anche presentazioni di casi e un workshop con un artista – mira ad aprire l’Accademia sempre più verso il mondo professionale che chiede il contributo degli artisti come fondamentale attivatore di cambiamento, in una società contrassegnata da disagio, diseguaglianze culturali (oltre che sociali), necessità di nuove relazioni di comunità.

Gli studenti si sono iscritti da diversi dipartimenti e sarà dunque un confronto stimolante tra loro, i docenti e i volontari di diverse associazioni del territorio di Pesaro Urbino.