Pesaro - Urbino

Un punto di riferimento nelle Marche per la cura delle patologie dell’esofago e dell’apparato digerente

Il prof. Sandro Mattioli: “Il nostro obiettivo è dare a chi soffre di queste patologie un punto di riferimento nel proprio territorio”

PESARO – Il Centro Clinico Diagnostico di Pesaro ha attivato la collaborazione con il Centro per le malattie dell’esofago di Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ra) per creare un punto di riferimento d’eccellenza nel territorio marchigiano rivolto a tutti coloro che soffrono o che sospettano la presenza di patologie legate all’esofago e all’apparato digerente.

A coordinare l’attività e presente periodicamente nel Centro pesarese sarà il prof. Sandro Mattioli, direttore dell’Unità Operativa di chirurgia toracica di Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), una delle voci preminenti nel campo scientifico nazionale ed internazionale con oltre 2500 interventi di chirurgia esofagea maggiore, eseguiti con tecniche tradizionali e mini-invasive (laparoscopia e toracoscopia), e 700 atti scientifici dedicati alle malattie dell’esofago.

Il focus, fin dai primi contatti con il paziente, viene incentrato sulla diagnosi delle principali patologie quali reflusso gastro-esofageo, ernia iatale, esofagite, esofago di Barrett, acalasia, diverticoli di Zenker e dell’esofago, carcinoma dell’esofago. Nel caso in cui si rendessero necessari approfondimenti complessi o un intervento, il paziente può usufruire del Centro Malattie dell’Esofago di Maria Cecilia Hospital a Cotignola, mentre la fase post operatoria potrà essere seguita dal prof. Mattioli direttamente presso il Centro di Pesaro. Un ulteriore vantaggio per i pazienti marchigiani, che non dovranno effettuare spostamenti per monitorare il proprio stato di salute.

Quali sono le principali patologie esofagee che è possibile trattare?

Le patologie che colpiscono l’esofago possono essere anche rare e complesse. Quando si parla di malattie dell’esofago, si spazia infatti da patologie funzionali relativamente diffuse come il reflusso gastro-esofageo ad altre rare come l’acalasia fino alle neoplasie maligne. Spesso è necessaria la terapia chirurgica. È questo il caso delle neoplasie, dei diverticoli, dell’acalasia, di alcuni tipi di ernia iatale, del reflusso gastro-esofageo severo non responsibo alla terapia medica. La chirurgia dell’esofago è molto complessa perché coinvolge il distretto addominale, quello toracico e, per alcune patologie, anche il collo. La corretta esecuzione degli interventi è possibile solo in Centri specializzati: anche tutte le principali linee guida internazionali sottolineano che la chirurgia dell’esofago per malattie benigne e maligne deve essere preferibilmente eseguita in Centri di riferimento, per avere il percorso diagnostico e l’indicazione chirugica più corretti oltre a buoni risultati di intervento.

Perché è importante rivolgersi a Centri specializzati se si soffre di patologie funzionali?

Nel 60% dei casi i pazienti che afferiscono al Centro hanno patologie di natura funzionale, che insorgono in pazienti spesso giovani, con una lunga aspettativa di vita. Si tratta quindi di pazienti per cui le scelte mediche, se errate, possono impattare enormemente sulla qualità di vita futura. Il Professore Ronald Belsey, uno dei padri della moderna chirurgia esofagea, capostipite di un gruppo di chirurghi nord americani ed europei di cui sono onorato far parte, ci ha insegnato che “Nulla se non l’eccellenza è accettabile per la cura delle malattie funzionali dell’esofago”. Il primo colloquio con questi pazienti è di estrema importanza. Il medico deve riuscire per prima cosa a instaurare un rapporto di fiducia e ad andare a fondo, perché la componente psicologica nelle patologie funzionali ha spesso grande importanza. Solo un medico in grado di inquadrare correttamente il paziente potrà effettuare una diagnosi corretta, indicare un percorso terapeutico adeguato e proporre la chirurgia solo nei casi necessari.

Come avviene il primo approccio con il paziente?

Il primo colloquio con i pazienti è sempre di estrema importanza. Il medico deve riuscire per prima cosa a instaurare un rapporto di fiducia e ad andare a fondo, perché la componente psicologica nelle patologie funzionali ha spesso grande rilevanza. Solo il medico specializzato è in grado di inquadrare correttamente la sintomatologia del paziente, indicare un percorso terapeutico adeguato e proporre la chirurgia solo nei casi necessari. L’équipe di esperti di Maria Cecilia Hospital è specializzata anche per la prevenzione delle malattie dell’esofago, non solo per la diagnosi e il trattamento. È importante infatti considerare tutti gli accertamenti specifici come TAC dell’addome e del torace, manometrie, esofago-gastro-duodeno-scopie con l’eventuale esecuzione di biopsie mirate.

Come vengono trattati i tumori esofagei?

La diagnosi e la cura dei tumori esofagei richiede le competenze di Centri specializzati. I tumori dell’esofago e in particolare gli adenocarcinomi sono in aumento. È interessante notare quanto le regole dietetiche e le abitudini di vita possano influire sulla genesi dei tumori. Al contenimento dell’uso di tabacco e di alcolici, proprio delle culture e degli strati sociali meno sviluppati, sono subentrate tipiche patologie del benessere come l’abuso alimentare. Da questo possono conseguire obesità e malattia da reflusso gastro-esofageo, riconosciute quali concause in alcuni sottotipi di adenocarcinoma dell’esofago.

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Redazione

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