Tra le spine… nasce bellezza

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FANO – Tra le spine è nato un fiore gioioso e tenero, diverso dall’immagine pungente che mostra.
Il cactus rigidamente serrato dalla sua corazza che lo schernisce dal contatto di un pollice verde, sa però dare frutti bellissimi. Petali rosei che terminano a punta e si ammassano l’uno accanto all’altro come a proteggersi. Bè di certo il geranio accanto è più aperto, è brioso di colori ma non sfigura il cactus a terra, nel vaso che getta il suo capolavoro.
Anche i ciclamini o le rose non lo adombrano come le piante grasse robuste di verde che si stagliano corpose.
Il cactus ha la sua personalità e grinta che si ammansisce di dolcezza e tanta tenerezza nel fiore, unico che svetta.
E’ spuntato e si fa notare.
Così come le piante del giardino, tra loro tutte diverse, anche noi umani siamo unici e con la nostra unicità edifichiamo l’unità necessaria alla buona condotta di sopravvivenza dell’umanità intera.
Ciascuno possiede delle doti, dei colori, delle forme e dei profili personali da far esplodere in maniera particolare e in questo si annida la bellezza della composizione come del giardino che prende riflesso di ogni elemento.
Ognuno emana luce a coronare l’immagine di splendore totale. Ciascuno con il suo carattere e come per il cactus, anche il più indurito, può apportare eleganza e meraviglia.
La Natura ci ha insegnato tanto in questi mesi con i suoi tripudi di suoni canterini, di uccellini in festa e d’armonie di colori che veleggiavano nei campi al primo venticello. Quei papaveri rossi nel verde, quelle rose rampicanti e quelle ortensie violacee, l’ambrosia bianca mielosa e tanti altri in coro a celebrare il rinnovarsi della vita. Dunque anche noi, se pur provati e affaticati come il cactus, trafitti da lame di dolore o pensieri roboanti, possiamo al sole d’estate rinascere e riassumere vesti rigogliose. Possiamo rialzarci e, pur tra le spine, far nascere meraviglie!