La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal 22 dicembre al 20 gennaio dalle ore 17.00 alle ore 20.00.
Scrive di lui la critica d’arte Lucia Cataldo:
“Quello di Rocchetti è un orizzonte che riassorbe differenti cifre linguistiche…Rocchetti evidenzia il “codice vivo” del paesaggio e nei Legni riassume la vita e la morte in un groviglio infinito. L’arte assume la caratteristica di un viaggio interiore che non rientra nel “tempo narrativo” della storia ma che si ferma e si condensa in significati simbolici: così prendono corpo i “paesaggi umani” delle piccole sculture che nello stile travalicano il reale, restando al contempo assolutamente “reali” nella forza dei sentimenti. Lo spiazzamento figurativo delle Donne, frutto di antichi retaggi culturali, risucchia il tempo nel silenzio cromatico e si risolve in un’accattivante armonia compositiva di sguardi…Ogni oggetto di Rocchetti nasconde un’indagine, una ricerca che poi ne confonde i contorni: nei contrasti si associano amore e sofferenza, paesaggio e meditazione.”
Nazareno Rocchetti nasce a Filottrano (AN) il 6 gennaio 1947. Fisioterapista della Nazionale Italiana di Atletica Leggera, tra i suoi atleti più noti figurano personaggi come Gelindo Bordin, Pietro Mennea, Sara Simeoni, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Sebastian Coe, Rudolf Nureyev. Da alcuni anni si dedica all’arte, dapprima con opere di scultura poi, dopo l’incontro con Jose Guevara, inizia anche la sua attività di artista del fuoco, producendo numerose opere pittoriche.
Ha partecipato a mostre collettive in Italia e in Europa. Le sue opere sono esposte al Museo delle Modernità di Filottrano, al Museo di Arte Sacra di Serrapetrona, al Parco delle Pietre Vive di Cingoli, al Centro Sportivo Universitario di Torino, alla Pinacoteca d’Arte dei Frati Minori di Falconara, Museo Beato Sante di Monbaroccio, busto dello scopritore delle sorgenti del Mississipi Giacomo Costantino Beltrami a Filottrano, ecc…
Autore di monumenti sparsi in tutta Italia: a Gianni Rodari (Pieve Torina), a Sergio Piermanni (Civitanova Marche), Cristo delle Marche a Avenale di Cingoli, Monumento ai Martiri di Nassirya (la mano) a Cingoli, L’uomo e la mela a San Costanzo.
Attualmente opera e vive a Cingoli. E’ possibile visitare, nella sua galleria, una mostra permanente in Via S.Maria del Rango n. 23 a Cingoli (MC
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