San Severino, “a Cri”: un volume di poesie per ricordare Cristina Giacanella

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SAN SEVERINO MARCHE – Un volume di poesie per incorniciare un amore eterno e per ricordare la straordinaria figura di Cristina Giacanella, 64 anni, a lungo insegnante dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche.
La pubblicazione, dal titolo “a Cri”, esce a firma del marito, Fabrizio Grandinetti, che si è affidato alla Hexagon Edizioni per dare alle stampe una preziosa edizione limitata e numerata di 250 volumetti.
“E’ dedicata a una donna che ho amato e stimato molto, che è stato il grande amore della mia vita – spiega Grandinetti presentando l’opera -. Sono versi che mi sono venuti giù di getto dieci giorni dopo la sua morte. E’ un cadeau che faccio a lei ma è giusto che sia in vendita in qualche libreria a San Severino Marche e Jesi e poi anche a Macerata, Tolentino, Matelica, Camerino e in alcune cittadine limitrofe dove ha operato nel suo lavoro di insegnante. Lo scopo è quello di onorare una donna straordinaria per chi l’ha conosciuta, una donna che non voleva comparire, che si dedicava al marito, alla famiglia e alla scuola in modo assoluto. Non voleva altri impegni se non quello di consigliere dei Maestri Cattolici e vice presidente del Nastro Azzurro perché il padre, Aldo, era stato decorato al Valor Militare della seconda guerra mondiale. Questo volume è dedicato a lei e a tutte le donne. Non sarà l’unica iniziativa, ce ne saranno altre – anticipa l’autore, che spiega ancora – Sulla tomba di Cristina, stampata su di una pergamena di bronzo, ho messo la poesia “Per l’eternità”. Quella che sento è una ferita che terrò aperta per tutta la vita dopo essere stato con lei per ben 48 anni. Eravamo due ragazzini, siamo divenuti adulti insieme amandoci in modo assoluto. E’ per questo che ho già annunciato che ci sarà anche una borsa di studio intitolata a lei”.
A scrivere la prefazione del volume il giornalista Maurizio Verdenelli: “Sono giorni, settimane, mesi e saranno anni duri per Fabrizio senza Cristina, la maestra che molto sarebbe piaciuta ad Edmondo De Amicis. Difficile, forse impossibile, fare a meno di quella compagna, adorata ogni giorno. Se Oscar Wilde avesse conosciuto questa coppia che si è amata dal primo sguardo e che l’improvvisa partenza di lei ha fissato per sempre nel marito il proprio sembiante senza il declino dell’età rendendo senza fine una storia d’amore senza tempo, avrebbe mutato idea su due dei suoi più fortunati aforismi. Cristina sarà sempre Fabrizio, Fabrizio sarà sempre Cristina. Gli spiriti non badano alle sottigliezze, vanno alla concretezza dei sentimenti”.
Nella seconda di copertina Paola e Alberto Pellegrino ricordano invece: “Perdere la compagna di una vita, così ricca di valori, provoca una ferita insanabile che rischia di svuotare la nostra intimità e di far perdere il senso della nostra esistenza, ma nonostante tutto abbiamo il dovere di vivere fino in fondo la nostra avventura umana con i suoi momenti di felicità e di sofferenza”.