San Severino, “Parenti serpenti” con Lello Arena il 17 marzo

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Al Teatro Feronia nuova data per lo spettacolo dopo il rinvio  per l’emergenza Coronavirus

SAN SEVERINO MARCHE – Dopo il rinvio forzato per l’emergenza Coronavirus, nuova data per lo spettacolo, in esclusiva regionale, di Lello Arena “Parenti serpenti”. Il divertentissimo comico proporrà la travolgente commedia inserita nel cartellone di prosa dei Teatri di Sanseverino martedì 17 marzo, alle ore 20,45, al Feronia. Restano validi i biglietti già emessi e in possesso degli abbonati.
Rinviato, invece, lo spettacolo “Messi a nudo”, in programma per domenica 8 marzo.
Sul palco insieme a Lello Arena ci saranno anche Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea De Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa e Fabrizio Vona. La regia della commedia sarà firmata, invece, da Luciano Melchionna.
“Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami familiari. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – sottolinea lo stesso Melchionna – mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi. All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria”. Il testo riaffrontato da Melchionna ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita familiare sempre assolutamente attuale, purtroppo.

“Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza”.