San Severino, Casa di riposo “Lazzarelli”: negativi i tamponi sul personale

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SAN SEVERINO MARCHE – A meno di dodici ore di distanza dalla comunicazione dell’esito negativo di tutti i tamponi eseguiti, nei giorni scorsi, sui pazienti della Casa di riposo “Lazzarelli”, arriva un’altra bella notizia: sono negativi anche i tamponi sul personale.
A dare la conferma ufficiale alla notizia è il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dopo essere stata informata dal Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche.
Ancor prima che l’allerta per l’epidemia Coronavirus si alzasse, la direzione e la presidenza dell’Asp “Lazzarelli” avevano deciso di avviare, di concerto con l’Amministrazione comunale, misure di contenimento per prevenire ogni eventuale contagio chiudendo la struttura a visite esterne e limitando al massimo anche le visite dei familiari degli anziani ospiti.
All’interno dell’azienda per i servizi alla persona settempedana vivono 85 degenti e operano una cinquantina di addetti tra personale sanitario, inservienti e dipendenti.
Nei vari piani del grande stabile di proprietà comunale che accoglie la Casa di riposo, da tempo sono stati sistemati nuovi dispenser in gel per la pulizia delle mani mentre i carrelli del personale di servizio e delle pulizie sono stati tutti dotati di specifici disinfettanti per superfici. Anche ai fornitori esterni è stato raccomandato un percorso per evitare il contatto diretto con gli ospiti.
Dopo la conferma della negatività dei tamponi eseguiti sul personale il sindaco di San Severino Marche, torna a lanciare un appello per la Casa di riposo settempedana: “Ci servono aiuti e fondi per poter finanziare la sanificazione di stanze ed aree comuni ma anche materiali visto che mancano mascherine, camici, tute, guanti, occhiali, visiere, maschere facciali filtranti e scarpe per il personale. La stessa Casa di riposo avvierà in questi giorni una sottoscrizione pubblica di cui forniremo ovviamente le coordinate. Spero che la solidarietà di tutti si stringa, ancora una volta, attorno alla nostra comunità”.