San Severino, “Bestiari a confronto”: presentazione del progetto

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Il 19 ottobre nell’auditorium dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” sarà presentata anche una mostra nell’ambito delle iniziative di riscoperta  di Eugenio Montale

SAN SEVERINO MARCHE – Proseguono le iniziative, molte delle quali nate dalla collaborazione con il Comune di San Severino Marche, che l’Archivio storico tipolitografia Bellabarba continua a proporre, a livello locale e nazionale, per promuovere la riscoperta dell’opera del grande poeta e scrittore Eugenio Montale, Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, che poco dopo la scomparsa della moglie Drusilla Tanzi scelse proprio l’antica stamperia locale, grazie all’amicizia con il giornalista e critico letterario settempedano Giorgio Zampa, per pubblicare la prima edizione degli “Xenia”.
Domani (sabato 19 ottobre), nell’auditorium dell’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi”, si terrà un incontro di presentazione del progetto “Bestiari a confronto”, proposto dallo stesso Archivio storico tipolitografia C. Bellabarba e rivolto a tutte le classi dell’Istituto. L’iniziativa coinvolgerà, in particolare, gli alunni delle classi terze della Secondaria in un’attività di reading di liriche scelte dall’opera poetica di Montale con accompagnamento musicale. Con l’occasione saranno anche presentati il concorso “Bestiari a confronto”, destinato agli studenti della Primaria e della Secondaria, che permetterà ai ragazzi di reinterpretare creativamente gli animali citati nei testi dell’autore di Ossi di Seppia. I partecipanti al concorso potranno produrre lavori, individuali o di gruppo ma anche interdisciplinari, utilizzando generi letterari e forme espressive ed artistiche diverse come sculture, disegni, poesie, fiabe, racconti, ricerche scientifiche e tecniche.
Per l’occasione, l’istituto ospiterà anche l’esposizione dei 14 pannelli riproducenti gli “Xenia I” dell’edizione Bellabarba di San Severino Marche. La mostra sarà poi visitabile fino a novembre.
La storia degli “Xenia”, lega il poeta Montale alla città di San Severino Marche in modo indissolubile. Il 20 ottobre 1963 moriva Drusilla Tanzi, moglie e compagna di tutta una vita del letterato. Tre anni dopo lui faceva stampare l’opera in pochi esemplari da regalare ad amici e parenti in una edizione semplice “da curato di campagna”. Quell’opera, tuttavia, era di enorme importanza per i temi e il linguaggio.