San Severino, “Anna dei Miracoli” in scena al Feronia il 26 gennaio

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SAN SEVERINO MARCHE – Uno spettacolo che va al di là del silenzio, che penetra dentro, che scalfisce i cuori e che lascia un segno. Al Feronia ritorna la prosa, quella vera, grazie a un progetto sostenuto dalla Lega del Filo d’Oro di Osimo. I Teatri di Sanseverino domenica 26 gennaio, rappresentazione unica alle ore 17, presentano in esclusiva regionale con il teatro Nuova Fenice di Osimo, la pièce “Anna dei Miracoli” di William Gibson, adattamento e regia di Emanuela Giordano, con Mascia Musy, Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci e Laura Nardi.
“Anna dei miracoli” è ispirato alla storia vera della bambina sordo – cieca Helen Keller, vissuta negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’60 del Novecento.
Helen vive in una sorta di limbo, estranea agli affetti, alle regole e alla vita familiare, selvaggia, violenta e disperata. Nell’impossibilità di gestirla, i genitori intraprendono un ultimo tentativo chiedendo l’aiuto di Anna, un’istitutrice che si occupa di bambini non vedenti e che ha alle spalle una storia personale difficile. La diffidenza del padre, la fragilità della madre, la contraddittorietà delle loro manifestazioni affettive aggravano la situazione ma l’intelligenza della bambina si manifesta appena Anna riesce a entrare in contatto con lei.
Famoso è il film omonimo (in originale The Miracle Worker – 1962) di Arthur Penn con protagonista Anne Bancroft che vinse l’Oscar per questa interpretazione. Ma il testo nasce per essere rappresentato in teatro e in Italia si ricordano due storiche edizioni: con Anna Proclemer diretta da Luigi Squarzina, nel 1960, e con Mariangela Melato diretta da Giancarlo Sepe, nel 1988.
“A distanza di trent’anni, il mio sogno d’interpretare lo splendido personaggio di Anna – dice l’attrice Mascia Musy – si avvera. La ragione per cui ho tanto a cuore questo progetto è che questa è la storia di un amore grandissimo, forse il più grande, e cioè quello tra un adulto e una bambina disabile. Questa storia non racconta il grande amore fra Romeo e Giulietta e neppure quello profondo e genetico fra un genitore e un figlio: l’amore di questa storia è il più potente, perché è l’amore di chi si prende cura del più debole semplicemente perché ‘diverso’ e che proprio per questa ragione ha bisogno di aiuto e di amore più di chiunque altro”.
Il ricco calendario di eventi dei Teatri di Sanseverino per la rassegna “Altre Culture” domani sera (sabato 25 gennaio) alle ore 21 propone all’Italia, con ingresso gratuito, l’incontro dedicato all’Algeria: “Algeria, insolita archeologica”, un diario per immagini a cura di Federica Piantoni.