San Severino, il 5 novembre va in scena “Misery” di William Goldman

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Al Teatro Feronia prende il via la nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino

SAN SEVERINO MARCHE – Sabato, 5 novembre 2022, alle ore 20,45 in abbonamento al Feronia, andrà in scena “Misery” di William Goldman, tratto dal romanzo omonimo di Stephen King, con Arianna Scommegna, Carlo Orlando e Aldo Ottobrino e per la regia di Filippo Dini.
Lo spettacolo, in esclusiva regionale, apre la nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino e racconta di Paul Sheldon, uno scrittore di successo. I suoi romanzi hanno come protagonista Misery, un’eroina ottocentesca dal cuore d’oro. La fama di Paul è indissolubilmente legata a Misery e questo lo incatena come artista e come uomo. Quando si risveglia dall’incoscienza dopo un terribile incidente stradale, Paul pensa di essere stato fortunato. Anche se non riconosce la casa e il letto dove giace, qualcuno lo ha salvato. Quando poi capisce che a salvarlo è stata Annie, un’abile, materna e premurosa infermiera in pensione, pensa di essere stato molto fortunato. Quando infine Paul scopre che Annie è una sua grande fan e ha avuto cura di salvare dalle lamiere contorte della sua macchina il suo ultimo manoscritto, allora pensa di essere l’uomo più fortunato del mondo. Annie gli ha salvato la vita ed è così gentile… Paul continua a pensarlo anche quando realizza che Annie non ha avvisato nessuno dell’incidente e del ritrovamento e anche quando gli antidolorifici cominciano ad arrivare con meno regolarità e il dolore alla gamba brucia di più. Lei lo ama alla follia. Appunto: alla follia. Perché Paul si rende conto, piano piano, con crescente orrore, che Annie ha qualcosa di inquietante. E quando scopre di essere ormai dipendente dalla morfina degli antidolorifici e che Annie non vuole avvisare nessuno, allora comincia a realizzare di essere nei guai. Ma questo è niente. Una notte Annie lo sveglia urlando, distruggendo la sua stanza e le porte dell’orrore si spalancano davvero: Annie ha finito l’ultimo romanzo di Misery e Misery è morta e questo Annie non può accettarlo. Paul prova a farla ragionare, ma è tutto inutile. C’è un’unica soluzione: Paul dovrà scrivere un altro romanzo. Dovrà riportare in vita Misery. Prigioniero di Annie, Paul diventa Sherazade. Racconta o muori. E così Paul si mette al lavoro. Mentre tenta disperatamente di organizzare una fuga, affronta faccia a faccia, come mai lo ha affrontato nella sua vita, il suo demone, incarnato da Annie. Il demone che accompagna la vita di ogni artista: il demone tirannico e folle della creazione, che tutto dona in cambio della vita.
Misery è uno dei capolavori di Stephen King, lo scrittore più famoso al mondo. Una storia che è orrore, claustrofobia e follia. Ma la vicenda di Paul Sheldon, protagonista del romanzo e del testo teatrale e scrittore anch’egli, non è solo questo. Annie, l’infermiera che si trasforma in una carceriera torturatrice che si nutre di pagine scritte e non si ferma davanti a niente pur di salvare il suo personaggio preferito, è l’incarnazione della fascinazione e dell’amore che ogni essere umano sente verso le storie e verso chi le racconta. Misery è un testo senza tempo in cui vengono indagati i meandri della mente umana che cerca le storie, le vuole, le brama, e che di fronte alla fonte di quelle storie non può far altro che innamorarsi e nutrirsi, anche a costo di distruggere per sempre chi alimenta i suoi sogni. Misery è una grande opera sul potere magico della narrazione.