Recanati, Colle dell’Infinito: completata la progettazione esecutiva

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Illustrato l’iter per  il recupero e consolidamento del Colle dell’Infinito e del paesaggio leopardiano.Il passaggio successivo sarà l’affidamento dei lavori attraverso un bando di gara a primavera 2019

RECANATI – Si è tenuta oggi,martedì 18 dicembre 2018,  presso la Sala Europa di Palazzo Leopardi a Recanati la conferenza stampa per illustrare le fasi di avanzamento del progetto e le procedure da adottare per il recupero e consolidamento del Colle dell’Infinito e del paesaggio leopardiano.Presenti il presidente della Regione, Luca Ceriscioli e il Sindaco del Comune di Recanati, Francesco Fiordomo, nonché i tecnici progettisti del Comune.

“L’intervento di consolidamento del Colle dell’Infinito, preservandolo in sicurezza per il futuro – sia come simbolo mondiale del nostro patrimonio culturale e paesaggistico , sia come dimostrazione concreta della cultura della prevenzione dei dissesti idrogeologici – è un esempio di buon governo e di come si conducono in porto progetti importanti e in tempi rapidi”.

Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha definito l’iter con il quale il Comune di Recanati ha raggiunto l’obiettivo di completare  la progettazione esecutiva dell’intervento di consolidamento del Colle dell’Infinito dopo l’intesa con il Ministero dell’Ambiente e l’allora ministro Galletti, che stanziò nel 2016 circa 6 milioni per mettere in sicurezza il famoso Colle da cui si affacciava Leopardi per guardare i Monti Azzurri.

Risorse a cui vanno aggiunti altri due milioni dal MIBACT per un secondo intervento che riguarda il restauro di evidenze storico-culturali nello stesso paesaggio leopardiano.

“La progettazione è terminata e si andrà alle gare d’appalto nella primavera del 2019 con una previsione di fine lavori nel luglio 2020”, come ha annunciato il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo ringraziando gli uffici tecnici del Comune e i servizi della Regione per la forte collaborazione, l’impegno e la voglia di raggiungere gli obiettivi. Ricordando che il 2019 è anche il Bicentenario della stesura dell’Infinito e il programma delle celebrazioni, Fiordomo ha spiegato i momenti salienti delle fasi procedurali e ha aggiunto:

“Anche questo intervento rientra nel percorso progettuale di Recanati – Capitale della Cultura 2019 che aveva messo insieme storia, cultura, tecnologia, paesaggio ed eccellenze territoriali. Un progetto che non si è fermato ma ha continuato ad essere realizzato nonostante ci abbia superato Palermo. Volevamo realizzare interventi non effimeri ma che fossero rimasti come valore aggiunto al nostro territorio.”

“ La dimostrazione della caparbietà marchigiana – ha aggiunto il presidente Ceriscioli – perché anche da secondi portiamo a realizzazione quanto ci siamo impegnati a fare, a dimostrazione che erano fatti concreti e non favole. Questo consolidamento di uno spazio così riconoscibile a livello mondiale mette insieme poesia e tecnologia, cultura e scienza. Non è un’iniziativa singola per la Regione ma rientra in un quadro più generale di azioni per la messa in sicurezza di un territorio fragile come quello italiano e marchigiano : proprio pochi giorni fa abbiamo approvato un Piano per limitare il dissesto idrogeologico con una dotazione di 18 milioni di euro che prevede azioni mirate e puntuali a seconda delle esigenze dei singoli territori. “

Alla conferenza stampa era presente anche il consigliere regionale Luca Marconi, già sindaco di Recanati , che ha ricordato l’interesse del ministro Galletti per questo intervento “ che aveva a cuore” e le polemiche sorte a suo tempo sulla necessità dell’intervento di consolidamento. “ Una volta tanto che si anticipano i problemi con azioni di prevenzione – ha detto – ci si deve comunque lamentare. “

L’architetto Maurizio Paduano del Comune di Recanati ha poi illustrato dettagliatamente la parte tecnica della progettazione elaborata dal Comune dopo indagini geologiche e monitoraggi costanti del Colle ( il Monte Tabor) nel versante sud-ovest che frana di un centimetro all’anno. L’inserimento di pali sotterranei di calcestruzzo è l’azione centrale del consolidamento e mitigazione del dissesto insieme alla manutenzione del patrimonio botanico –vegetazionale e la regimazione superficiale delle acque. Tre lotti i cui lavori , secondo il cronoprogramma, inizieranno tra marzo e giugno 2019 per concludersi a luglio 2020.