Pesaro, concerto di musica elettronica di Paolo Tarsi

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Domenica 6 giugno in Pescheria il concerto  per il finissage della mostra promossa in occasione dei 700 anni dalla morte del divin poeta‘Light My Fire. Dante e l’arte: una lunga storia d’amore’ a cura di Marcello Smarrelli

PESARO – Domenica 6 giugno 2021, alle 21.30, al Centro Arti Visive Pescheria, il finissage della mostra ‘Light My Fire. Dante e l’arte: una lunga storia d’amore’ con il concerto di musica elettronica di Paolo Tarsi, musicista specializzato in composizione con il premio Oscar Luis Bacalov che collabora con protagonisti dell’avanguardia e figure di primo piano della scena elettronica, jazz e rock.

“Burn My Vacuum” – questo il titolo della performance – trae origine dall’album “A Perfect Cut in the Vacuum” e dall’EP “I Can’t Breathe” di Tarsi, composizioni intense e minimali in cui è possibile ritrovare un orizzonte ricco di corrispondenze con la Divina Commedia, opera universale in cui Dante inserisce anche riferimenti al progresso e alla tecnologia, così come accade nei brani proposti. Al tempo stesso, questa interpretazione musicale in chiave elettronica e psichedelica, rimanda al nostro presente complesso facendoci interrogare su cosa ora, anche in conseguenza della pandemia, significhi realmente respirare, o che cosa sia in fondo, davvero, a non farci respirare.

Nel 2014 a New York un arresto da parte di un poliziotto bianco provocava la morte di Eric Garner al grido soffocato di “I Can’t Breathe”. Ancora, il 25 maggio 2020 è George Floyd, altro afroamericano, a implorare il suo “I Can’t Breathe” immobilizzato dalla polizia di Minneapolis. Forse Dante avrebbe punito gli episodi di razzismo nel Flegetonte, il fiume di sangue bollente in cui sono immersi i violenti verso il prossimo; le musiche del live “Burn My Vacuum” vogliono incarnare il grido di queste voci inascoltate. Un uomo che può morire asfissiato per strada in quanto nero non è libero, ha bisogno di respirare così come ogni altro essere vivente. L’essenziale, il minimo, è poter respirare.

Il vacuum del titolo rimanda anche al celebre verso del canto XXXIII dell’Inferno con cui si conclude il racconto del conte Ugolino, un esempio oltremodo calzante che ricorda quanto il vuoto possa essere talvolta davvero denso e carico di significati: «Poscia, più che ‘l dolor, poté ‘l digiuno». La stessa chiusa non sarebbe altrettanto raggelante se l’autore avesse deciso di andare oltre quel punto; se avesse, cioè, riempito quel vuoto.

Il concerto è promosso dal Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza in collaborazione con la Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive.

Ingresso con card Pesaro Cult (costo 3 euro, validità annuale), gratuito fino a 18 anni, posti limitati.

Domenica 6 giugno, ultimo giorno di apertura, la mostra a cura di Marcello Smarrelli ‘Light My Fire. Dante e l’arte: una lunga storia d’amore’ si visita dalle 16 alle 19.